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giovedì 17 dicembre 2015

"Irrational Man": Joaquin Phoenix nei panni del surreale e carismatico Abe Lucas

di Emanuela Andreocci

Woody Allen torna sul grande schermo, o meglio soltanto dietro, con un nuova, sofisticata e surreale commedia; Irrational Man, nelle nostre sale dal 16 dicembre, ha come protagonisti un geniale e disturbato professore di filosofia (Joaquin Phoenix nei panni di Abe Lucas) ed un'attenta e promettente studentessa (Emma Stone in quelli di Jill Pollard).

Il fulcro della narrazione, sostenuta da una sceneggiatura sapiente, ricca di spunti di riflessione interessanti e di battute e tempi comici eccellenti, riguarda l'insoddisfazione di Abe Lucas e il suo tornare pian piano alla vita, o a quella che lui ritiene tale. Il tutto è regolato dalla casualità, tema a cui Woody Allen è molto legato, che aveva già affrontato in Match Point ed in Magic in the Moonlight e che torna a predicare con Abe nella sua classe.

Il rapporto con Jill (che è fidanzata con Roy - Jamie Blackley - ma che non riesce a resistere all'attrazione per il professore) evolve e progredisce: dalla prima iniziale simpatia reciproca diventano amici e confidenti. Il vero cambiamento nella vita di Abe però non è attribuibile alla ragazza, e neanche a Rita Richards, la bella professoressa interpretata da Parker Posey che vorrebbe trovare in lui la soluzione all'infelicità del suo matrimonio: la svolta avviene quando, assistendo per caso ad una conversazione di sconosciuti, Abe ritrova la voglia di vivere e si adopera per dare un senso alla sua esistenza.

Joaquin Phoenix interpreta alla perfezione il personaggio che gli è stato affidato, anche fisicamente, con il suo sguardo magnetico che tutti conosciamo e con una prominente pancia che spunta ad ogni inquadratura, evidente prova della sua passione per il whiskey di puro malto a qualsiasi ora del giorno. Il suo professore di filosofia è geniale e sorprendente, totalmente sopra le righe, annichilito da una vita in cui insegna una materia che pensa sia in gran parte masturbazione mentale e in cui non riesce più a "trovare sollievo in quell'antidolorifico efficace chiamato orgasmo".
Emma Stone, come al solito, assolve al suo ruolo, donando al suo personaggio sia un certo candore genuino nei confronti della vita, sia una sicurezza insistente ed a tratti fastidiosa, dovuta alla sua bellezza ed intelligenza, nei confronti di Abe Lucas.

Molti, per chi scrive, sono i rimandi a Magic in the Moonlight: non solo per la presenza di un affascinante uomo carismatico più grande rispetto alla Stone, protagonista anche del precedente film, ma anche e soprattutto per le scenografie, i colori ed i costumi, che rimandano ad una storia senza tempo.

Promuoviamo a pieni voti questo nuovo lavoro di Woody Allen che, ad 80 anni compiuti, continua a stupirci e a divertirci con la sua regia efficace e con la sua scrittura creativa.

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