di Silvia Sottile
Per il regista inglese Julian Jarrold non è una novità dar
vita a piccoli gioielli cinematografici caratterizzati dall’abilità di romanzare
con delicata fantasia e un pizzico di ironia personaggi storici realmente
esistiti. Dopo aver diretto nel 2007 il
romantico Becoming Jane – Il ritratto di
una donna contro, che prende spunto dalla vita della grande scrittrice
inglese Jane Austen, Jarrold alza ulteriormente il tiro, ripetendo la fortunata
formula addirittura con una giovane Regina Elisabetta II. E gli esiti sono altrettanto
buoni, forse persino migliori.
Una notte con la
Regina (A Royal Night Out) è una deliziosa commedia in stile tipicamente british in cui si mescolano sapientemente
realtà e finzione. Le vicende si svolgono l’8 maggio 1945, è la Giornata della
Vittoria, tutta Londra scende in piazza per festeggiare
la fine della Seconda
Guerra Mondiale e per una volta, data l'occasione, anche le giovani Principesse Elizabeth (Sarah Gadon), futura
Regina, e Margaret (Bel Powley) vorrebbero uscire ed unirsi alla folla festante. Riescono quindi a convincere il Padre, Re Giorgio
VI (Rupert Everett) e la madre (Emily Watson) a partecipare a quella notte di
festa, a patto di rimanere all’Hotel Ritz, scortate da due guardie reali. Fino
a questo punto abbiamo una documentazione storica che conferma i fatti in modo
abbastanza veritiero, da qui in poi, invece, entriamo nel campo
dell’immaginazione, del “what if”. La nostra Margaret riesce a sgattaiolare
fuori dall’hotel, mescolandosi alla folla e cacciandosi in mille situazioni
improbabili. Sta alla sorella maggiore, la ben più responsabile Elizabeth,
correrle dietro per tutta la notte e tirarla fuori dai guai, aiutata da un
incontro casuale, il bell’aviere Jack (Jack Reynor). La cosa più divertente di
questa rocambolesca notte immaginaria è proprio il fatto che le due principesse
“in incognito” non avessero mai avuto prima di allora occasione di stare in
mezzo alla gente del popolo. Porteranno dunque sempre dentro di sé il ricordo di questa
indimenticabile esperienza.
Jarrold dà vita ad una frizzante, romantica, colorata
commedia, che nella sua freschezza ricorda Vacanze
Romane e si ispira anche alle sofisticate commedie anni ’40, con dialoghi
brillanti e davvero ben scritti. Ottima anche la ricostruzione storica della
Londra del 1945, caratterizzata da incredibile accuratezza sia nei costumi che
nelle scenografie. A parte gli esterni ben riconoscibili girati a Londra
(sempre splendida, una location ideale),
il grosso delle riprese è avvenuto nella cittadina di Hull, dove si sono potuti
ricreare alla perfezione, ma con più tranquillità (e costi minori), sia una
strada principale che il dedalo di viuzze tipico di Soho. Le vivaci e
coinvolgenti musiche di Paul Englishby contribuiscono a creare l’atmosfera
allegra e festosa di quella notte speciale.
Perfetta la scelta del cast: ottima l’interpretazione della
canadese Sarah Gadon nei panni di una
giovane e sognatrice Elizabeth; bene anche l’irlandese Jack Reynor; a
catalizzare l’attenzione, però, rubando spesso la scena, è l’effervescente
attrice londinese Bel Powley, nel ruolo di una scatenata e irresistibile Principessa
Margaret, intenzionata a divertirsi il più possibile, tra equivoci e incontri dall’esito
imprevedibile. Che dire dei reali? Per interpretare il Re e la Regina del Regno
Unito potevano essere scelti solo due inglesi di gran classe: Emily Watson e
Rupert Everett, impeccabili come sovrani ma anche genitori amorevoli. In
particolare vediamo Re Giorgio VI alle prese con quel famoso discorso che valse
l’Oscar a Colin Firth (ne Il discorso del
Re) e possiamo assolutamente dire che Everett, con il suo aplomb regale, non sfigura affatto.
Una notte con la
Regina, al cinema dal 7 aprile con Teodora film, è una deliziosa commedia
inglese, una favola solare e spensierata che mette di buon umore ma riesce
anche a commuovere nel finale.
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