di Silvia Sottile
Dopo il trionfo in patria con ben 5 vittorie ai premi Goya
(gli Oscar spagnoli) nelle categorie più significative e prestigiose (film,
regia, sceneggiatura, attore protagonista e attore non protagonista), Truman – Un vero amico è per sempre arriva
nelle sale italiane a partire dal 21 aprile. Si tratta di un piccolo gioiello
cinematografico che tocca il cuore grazie alla delicatezza con cui il regista Cesc
Gay affronta il difficile tema della malattia (vista con gli occhi dell’amicizia)
e alla straordinaria interpretazione di Ricardo Darìn e Javier Càmara.
Juliàn (Darìn), un affascinante attore argentino che vive da
lungo tempo a Madrid, riceve la visita inaspettata di Tomàs (Càmara), un caro
amico madrileno trasferitosi in Canada. Entrambi sanno che si tratterà di un
addio, infatti Juliàn è malato terminale di cancro. Tomàs trascorrerà quattro
giorni insieme a lui accompagnandolo in una serie di impegni delicati, facendo
sentire solo l’affetto della sua presenza. In particolare, ciò che preoccupa
maggiormente Juliàn è trovare qualcuno che possa occuparsi del suo fedele cane
Truman, che ama come
un figlio, quando accadrà l’inevitabile.
Tra momenti di humour e commozione, seguiamo gli incontri
con le potenziali famiglie adottive (sempre sotto lo sguardo attento di
Truman), le strazianti visite mediche, le serate a teatro e persino un
improvviso viaggio ad Amsterdam. Attraverso le conversazioni e i silenzi tra i
due protagonisti percepiamo l’intensa complicità che li lega a dimostrazione di
come, nella vita, la vera amicizia sia più forte di ogni cosa.
La bravura di Gay sta soprattutto nel non cedere a banali stratagemmi
o stereotipi che in genere portano il pubblico verso una lacrima facile,
tutt’altro: si interroga sugli affetti nei momenti più difficili della vita con
i toni della commedia. E quando, infine,
il pubblico piangerà (perché senza dubbio accadrà) saranno lacrime sane e
genuine, scaturite da un naturale percorso emotivo.
Truman è un film
davvero delicato, straziante, ma senza inutili fronzoli o lacrimevoli scene
madri. Tutto scorre, va così come deve andare, e ciò che è emerge è il ritratto
di una profonda amicizia che affronta il momento più difficile in assoluto,
l’addio, in modo sincero e profondo. Sembra di osservare da vicino la loro
esistenza, tutto è così vero e reale che porta alla mente anche le esperienze
di questo tipo e le relative emozioni che ognuno di noi ha vissuto nella sua
vita.
Il pregio principale della pellicola è di poter contare su
due attori così bravi ed espressivi che riescono a trascinare il film con le
loro interpretazioni misurate, fatte principalmente di dialoghi e sguardi che
dicono più delle parole. Del resto ricordiamo Ricardo Darìn per il suo ruolo da
protagonista nel film argentino di Juan
José Campanella, Il segreto dei suoi
occhi (2009), vincitore dell’Oscar come miglior film straniero nel 2010,
mentre Javier Cámara ha lavorato con Pedro Almodòvar in Parla con lei (2002) e La
mala educaciòn (2004).
Truman – Un vero amico
è per sempre è un film commovente che tocca davvero l’anima e il cuore
dello spettatore. Consigliato.
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