di Silvia Sottile

Le protagoniste di Nemiche
per la pelle sono due donne completamente diverse tra loro, che non solo non
hanno nulla in comune, ma addirittura si odiano. Eppure si ritrovano costrette
dalle circostanze a condividere un’eredità molto particolare. Lucia (Margherita
Buy) è una psicologa degli animali, progressista, fissata con l’alimentazione
biologica, che crede negli spiriti e veste camicioni informi in fibra naturale;
Fabiola (Claudia Gerini) è una ricca donna d’affari, arrivista e meschina,
sempre arrampicata su tacchi altissimi e un po’ volgare, che pensa solo ai
soldi e ai beni materiali. Una cosa che le accomuna, però, in effetti c’è: sono state
sposate (una è l’ex moglie, l’altra l’attuale) con lo stesso uomo, Paolo, che
muore improvvisamente (a inizio film) lasciando un’eredità inaspettata, un
figlio avuto da una terza donna. Lucia e Fabiola, entrambe senza figli e poco
inclini alla maternità, dovranno occuparsene insieme, non senza scontri, e
trovare il modo di convivere tentando di conciliare le proprie diversità. Sarà
naturalmente l’affetto per il piccolo Paolo jr (Jasper Cabal) a fare pian piano
breccia nel loro cuore portandole finalmente a crescere e maturare. Sono dunque
le due donne a tenere la scena, affiancate da due uomini relegati a comprimari:
Stefano (Paolo Calabresi), l’avvocato di Paolo, e Giacomo (Giampaolo Morelli),
il fidanzato di Lucia.

Le vicende sono ambientate a Roma, la Roma bene, quella
degli attici di lusso e del quartiere Coppedè, ma possiamo facilmente perdonare
il piccolo difetto di una visione un po’ troppo patinata della città visto che
la pellicola in fondo funziona bene. Belle anche le musiche originali di
Fabrizio Campanelli , mentre sui titoli di coda è piacevole ascoltare Piccoli Miracoli dei Tiromancino.
Nemiche per la pelle,
nelle nostre sale dal 14 aprile, si
rivela una godibilissima commedia, trainata da due brave attrici, che diverte e
fa riflettere, in cui si ride ma anche ci si commuove.
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