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venerdì 25 marzo 2016

“Il Mio Grosso Grasso Matrimonio Greco 2”: il ritorno della famiglia Portokalos

di Silvia Sottile

A distanza di ben 14 anni dall’inaspettato e travolgente successo della divertente commedia romantica Il Mio Grosso Grasso Matrimonio Greco (2002), torna finalmente sul grande schermo la simpatica, esilarante, invadente ma amorevole famiglia Portokalos. A scrivere il seguito, oltre che ad interpretarlo, è sempre Nia Vardalos, l’attrice canadese di origini greche (nominata agli Oscar per la migliore sceneggiatura originale proprio grazie allo script del primo capitolo) che nonostante le ripetute richieste avute fin da subito per dare vita ad un sequel, non si era evidentemente sentita pronta fino ad ora, o meglio, non aveva avuto quell’idea sfavillante che potesse essere almeno in parte all’altezza dell’originale. Anche i produttori sono rimasti fedeli: si tratta di Tom Hanks e della moglie Rita Wilson che per prima si era innamorata dello spettacolo portato in scena nel 1997 dalla stessa Vardalos. Cambia però il regista, infatti a dirigere non troviamo più Joel Zwick ma Kirk Jones.

Ne Il Mio Grosso Grasso Matrimonio Greco 2 ritroviamo dunque l’allegra, numerosa ed esuberante famiglia Portokalos a distanza di diversi anni: Toula (Nia Vardalos) e Ian (John Corbett) hanno una figlia diciassettenne, Paris  (Elena Kampouris) che, per quanto molto legata affettivamente alla sua caotica famiglia greca, si sente soffocare e vorrebbe andare al college lontano da casa. I problemi per Toula, che ha ripreso a lavorare nel ristorante di famiglia, provengono anche dai suoi genitori che scoprono casualmente di non essere legalmente sposati a causa di un cavillo burocratico e sebbene Maria (Lainie Kazan) voglia un po’ tenere sulle spine il burbero Gus (Michael Constantine) la soluzione ottimale è organizzare un altro ancor più grosso grasso matrimonio greco.

La storia non è particolarmente originale e risulta abbastanza prevedibile, ma è comunque ben scritta. Il punto di forza di questa brillante commedia familiare è l’eccellente cast corale su cui spicca, come anche nel primo episodio, la vulcanica Andrea Martin che interpreta l’eccentrica Zia Voula. In realtà tutti i protagonisti contribuiscono a rendere il film un’allegra rimpatriata. Non siamo certo ai livelli stratosferici di comicità visti nel 2002, c’è meno romanticismo, gli spunti centrali della trama riguardano più il rapporto genitori–figli–nipoti  che non la coppia Toula–Ian, ma ci troviamo ancora una volta di fronte ad una frizzante e spassosa commedia, in grado di far ridere di gusto con gioia e brio, senza ricorrere a volgarità, solo grazie alla verve insita nei simpatici personaggi e nelle tematiche in cui un po’ tutti noi ci ritroviamo. Perché sappiamo bene che la famiglia italiana, specie quella del sud, è un po’ come quella greca descritta dalla Vardalos.

Indubbiamente l’effetto nostalgia, ottenuto riproponendo alcune gag ormai diventate cult come l’utilizzo del Vetril, contribuisce a rendere ancor più divertente e irresistibile questa piacevole commedia, rivolta principalmente a tutti coloro che avevano amato il primo capitolo e speravano di rivedere un altro spaccato di vita dell’esuberante, invadente ma sempre unita famiglia Portokalos.

Il Mio Grosso Grasso Matrimonio Greco 2, nelle nostre sale dal 24 marzo, è un film fresco e gradevole, che trasporta facilmente in un clima di festa grazie anche alle musiche (rigorosamente ispirate alla tradizione greca) di Christopher Lennertz.



1 commento:

  1. Ciao, ti scrivo dall'ufficio stampa di una casa di produzione e distribuzione cinematografica italiana. Mi piacerebbe prendere contatti con te per poterti inviare, qualora ti interessasse, comunicazioni riguardo le nostre uscite ed eventi. Qualora ti interessasse, scrivimi pure a g.giovannini@minervapictures.com
    Grazie mille e buon pomeriggio

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