di Silvia Sottile
Dimenticate Robert Downey Jr. (Sherlock Holmes nella
versione cinematografica targata Guy Ritchie) e Benedict Cumberbatch
(protagonista della serie televisiva Sherlock).
In Mr. Holmes – Il mistero del caso
irrisolto, adattamento cinematografico del romanzo A Slight Trick if The Mind di Mitch Cullin, troviamo il famoso
investigatore britannico nell’ultima fase della sua vita.
Siamo nel 1947, Sherlock Holmes (Ian McKellen) ha 93 anni,
si è da tempo ritirato a vita privata in un confortevole cottage nella campagna
del Sussex dove alleva api. A fargli compagnia solo la fidata governante, Mrs.
Munro (Laura Linney) e suo figlio, il piccolo Roger (Milo Parker) di 11 anni. A
turbare la quiete dell’anziano Holmes sono i ricordi, o meglio i problemi che
inizia ad avere con la memoria, dimenticando fatti anche importanti. E allora
prova a ricostruire pian piano tutti i dettagli di un caso particolarmente
delicato che circa 30 anni prima non era riuscito a risolvere, riguardante una
donna, Ann Kelmot (Hattie Morahan). Vuole soprattutto ricordarne il motivo,
cosa successe esattamente, principalmente perché proprio a causa di quel
fallimento smise con le indagini. Non c’è più il fidato Watson ad aiutarlo e
lui non è mai stato bravo nei rapporti umani, eppure stringe una inaspettata e
affettuosa amicizia col piccolo Roger, insegnandogli a curare le api. Il
bambino lo aiuta sia a scoprire il motivo per cui questi insetti si stanno
decimando, sia a far ripartire gli ingranaggi, sempre brillanti, del suo
cervello.
Il regista Bill Condon ha fatto la scelta migliore in
assoluto affidando la parte del protagonista allo straordinario Sir Ian McKellen,
con cui aveva già lavorato in Demoni e
Dei (1998) che gli era valso l’Oscar per la miglior sceneggiatura non
originale. Il grande attore britannico, sempre in scena per tutta la durata del
film, incanta con la sua bravura donando a Sherlock Holmes il giusto mix di
delicatezza, caratteraccio e malinconia. È un piacere vederlo e sentirlo
recitare, specie in lingua originale, nonostante quel pizzico di tristezza nel
trovare un personaggio così amato nei suoi ultimi anni di vita a dover fare i
conti con l’idea della morte, segno che il coinvolgimento emotivo è al massimo.
Importante anche l’amicizia che si viene a creare col piccolo Roger, grazie
alla strepitosa freschezza e all’abilità recitativa del giovanissimo Milo
Parker, attualmente al cinema con un ruolo da protagonista in Ghosthunters – L’acchiappafantasmi.
Completano l’eccellente cast la dolce ed espressiva Laura Linney, Hiroyuki
Sanada (uno dei più talentuosi attori giapponesi) e l’attrice teatrale Hattie
Morahan, tutti perfettamente credibili e intensi nelle loro interpretazioni.
La pellicola, forse a tratti un po’ lenta, è però
deliziosamente inglese. I meravigliosi
paesaggi del Sussex, la verde campagna, il cottage, il mare e le bianche scogliere
riempiono gli occhi e il cuore accompagnando le emozioni trasmesse dalla storia.
C’è sempre molta luce nelle immagini e nel racconto, e bellissime sono le musiche,
armoniose, a voler richiamare i suoni provenienti dall’armonica a vetro di Ann
Kelmot, la donna del mistero. Ironici, in perfetto stile inglese, i riferimenti
ai romanzi e ai vecchi film di Sherlock Holmes, così come i dettagli del
cappello e della pipa, che il nostro investigatore giura furono inventati da
Watson per romanzare un po’ i racconti. Il doppio registro temporale (presente
nel 1947 e passato nel 1919) è ben dosato ed entrambi i periodi storici sono
curati nei minimi dettagli.
Mr. Holmes – Il
mistero del caso irrisolto, al cinema dal 19 novembre, coinvolge, emoziona,
fa sorridere e commuovere. Da non perdere, soprattutto per godere del talento
di Sir Ian McKellen.
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