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martedì 10 novembre 2015

"Matrimonio al sud": ennesimo cinepanettone con Massimo Boldi

di Silvia Sottile

Nutrivamo basse aspettative per questo film di Paolo Costella, aspettative che puntualmente sono state confermate. Matrimonio al Sud è il nuovo cinepanettone matrimoniale con protagonista Massimo Boldi. La trama, nelle intenzioni, è solo un pretesto per dare il via a facili risate. Ma non è detto che ciò accada.

Lorenzo Colombo (Boldi) è un industrialotto lombardo che vive a Milano e ama solo il Nord. Suo figlio Teo (Luca Peracino) sta per dargli una grandissima e dolorosa delusione: sta per sposare Sofia (Fatima Trotta), una ragazza del Sud, figlia di Pasquale Caprioli (Biagio Izzo), pizzaiolo meridionale. Se le rispettive mogli, Giulia (Debora Villa) e Anna (Barbara Tabita), accettano serenamente la scelta dei figli, per i mariti è uno shock, da cui si innescano le prevedibili gag basate sul contrasto Nord-Sud. Nel cast anche Paolo Conticini (nel ruolo di Gegè, presentatore piacione del programma televisivo che segue le nozze), Gabriele Cirilli, Enzo Salvi, Ugo Conti, Loredana De Nardis, Peppe Barra e Carolina Marconi, che danno vita ad uno strampalato gruppo di personaggi  a dir poco caricaturali.

Matrimonio al Sud parte da una premessa debole, si svolge in modo banale, e si conclude in maniera surreale. Le solite gag stantie sul “polentone” e il “terrone” che non si sopportano sono state per anni e sono ancora il cavallo di battaglia di Boldi, ma questa comicità basata sullo scontro nord-sud ha ormai fatto il suo tempo e sa di visto e rivisto innumerevoli volte, tanto da riuscire a stento a strappare solo qualche lieve risata all’inizio della pellicola. Poi il film si trascina via tra battute trite e ritrite, per nulla originali né divertenti, situazioni poco credibili e sceneggiatura stiracchiata, tirata fin troppo per le lunghe. Sembra di rivedere uno qualsiasi degli altri film con Boldi, praticamente identici. E viene spontaneo dire: basta!

Non va meglio sul piano attoriale: i personaggi  sono stereotipati, monodimensionali, nella migliore delle ipotesi ne esce una simpatica macchietta ma assolutamente nulla di più. Boldi sempre uguale a se stesso, Izzo e Conticini ormai abbonati ai cinepanettoni. Si salvano in parte le interpretazioni di Debora Villa e Barbara Tabita, un po’ meglio della media, le migliori (se così si può dire) dell’intero cast. Delusione anche per quanto riguarda i giovani attori, a differenza della piacevole sorpresa rappresentata dai protagonisti di Belli di papà di Guido Chiesa. 

Da segnalare anche l’eccessiva presenza di sponsor, sembra quasi di assistere ad una televendita continua.

Cosa salvare? Forse solo i paesaggi e le poche immagini del meraviglioso mare della Puglia (anche se nel film dovrebbe essere la Campania) e le bianche case a picco sulla scogliera. La location scelta, Polignano a Mare trasformata in un inventato San Valentino a Mare, è però esattamente la stessa appena vista in Io che amo solo te di Marco Ponti, con una resa totalmente diversa...

Matrimonio al Sud è un film di cui onestamente non sentivamo il bisogno e non comprendiamo il motivo per cui si continui su questa strada. Magari sarà un successo al botteghino, grazie al richiamo di Massimo Boldi e altri caratteristi che garantiscono la facile risata. Per noi rimane un prodotto di basso livello, oltretutto decisamente anacronistico, che rappresenta solo una parte del cinema italiano, non tutto, per fortuna.  

Nelle nostre sale dal 12 novembre.

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