di Silvia Sottile
A volte si va al cinema per vedere qualcosa di impegnato,
riflettere, commuoversi, altre per godersi effetti speciali pazzeschi, altre
ancora semplicemente per svagarsi, staccare e ridere. Proprio quest’ultimo
potrebbe il caso di Fuga in tacchi a
spillo (titolo originale Hot Pursuit).
Ecco, è bene
chiarirlo subito: il film di Anne Fletcher (regista di Ricatto
d’amore e 27 volte
in bianco), coreografa di numerosi film prima di passare alla regia, non è
sicuramente una pellicola impegnativa e ciò che al massimo può regalare è un
po’ di intrattenimento, basta avere pochissime pretese. Se poi nel cast ci sono due attrici del calibro del premio
Oscar Reese Witherspoon (Quando l’amore brucia l’anima) e la
bella Sofia Vergara viene da pensare che l’obiettivo sarà pienamente raggiunto
e il divertimento assicurato. Ovviamente purché la storia riesca almeno un
minimo a reggere. E qui purtroppo non è così.
La trama è fin
troppo esile e ridotta all’osso, poco credibile e sa tanto di già visto.
L’agente Cooper (Reese Witherspoon)
è una zelante e rigida poliziotta attenta alle regole che deve scortare a
Dallas Daniella Riva (Sofia Vergara), la bella ed estroversa moglie colombiana di
un boss della droga, per farla testimoniare contro un pericoloso
narcotrafficante. Qualcosa va storto e le due donne si ritrovano ad
attraversare il Texas in fuga sia dai criminali che dai poliziotti corrotti. La
storia si sviluppa con prevedibili colpi di scena e tutti i cliché tipici del
genere. In realtà la sceneggiatura, con qualche buco qua e là, sembra solo un
pretesto per un esilarante show al femminile delle due attrici che dovrebbero
reggere tutto il film con l’esuberanza della loro interpretazione e continui
siparietti comici che nascono dal contrasto sia fisico che caratteriale tra i
due personaggi che interpretano. Ad essere onesti un po’ di chimica tra le due donne
c’è, per fortuna, e si vede, tanto che alcune scene sono davvero spassose e
certe battute divertenti. Ma a lungo andare il gioco stanca, le gag risultano
banali e forzate e il ritmo cala. Anche perché, come dicevamo, dietro (a
livello di scrittura) c’è ben poca sostanza.
Di sicuro fa più bella figura la
Vergara, adattissima al ruolo di bellona sexy che usa il suo corpo per ottenere
ciò che vuole, piuttosto che una rigida e insopportabile Witherspoon, mai
pienamente convincente. È un peccato vederla sprecata così (oltretutto è lei a
produrre il film).Tra gli interpreti anche Robert Kazinsky (Randy): poteva
forse mancare il belloccio della situazione con l’ovvio risvolto romantico?
Si salvano le
musiche, un mix di country e ritmi latini, ad opera di Christophe Beck (autore
di numerose colonne sonore di successo, tra cui quella di Frozen) e la canzone originale Two
of a crime della cantante Miranda Lambert.
Dunque Fuga in tacchi a spillo, al cinema dal
18 giugno, va preso per quello che è: una banale commedia on the road al
femminile senza troppe pretese. Accettare quel poco che funziona consente di
farsi almeno qualche risata.
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