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sabato 30 gennaio 2016

“L’abbiamo fatta grossa”: risate assicurate con la coppia Verdone – Albanese

di Silvia Sottile

Carlo Verdone, nella sua lunga carriera cinematografica ricca di successi, ha dato a volte delle sterzate, dei cambi di direzione rispetto ai suoi prodotti abituali e, come lui stesso ci ha riferito in sede di conferenza stampa, questo è proprio quello che è accaduto con L’abbiamo fatta grossa. Fin dalla fase di scrittura, infatti, il soggetto è stato pensato per una coppia al maschile: stop alle tematiche familiari tipiche dei suoi ultimi film per dare spazio a qualcosa di più libero e fantasioso. Quello che viene fuori è una sorta di noir in chiave comica con un pizzico di analisi e critica sociale che non manca mai nei film dell’attore e regista romano.

Yuri Pelagatti (Antonio Albanese) è un attore di teatro che, traumatizzato dalla separazione, non riesce più a ricordare le battute in scena e rimane quindi disoccupato. Arturo Merlino (Carlo Verdone) è un investigatore squattrinato che vive a casa della vecchia zia vedova (Virginia Da Brescia) e si occupa addirittura di recuperare gatti. Yuri assume Arturo per avere le prove dell’infedeltà della moglie (Clotilde Sabatino) ma per errore i due entrano in possesso di una misteriosa valigetta contenente un milione di euro! Naturalmente questo innescherà una serie di guai e rocambolesche avventure, divertenti siparietti, momenti esilaranti, fino ad un imprevedibile finale con uno sguardo attento e preciso ai vizi e alle corruzioni del nostro paese. 
Nel cast anche l’esordiente Anna Kasyan (nel ruolo di Lena), straordinaria cantante lirica armena, con un’inaspettata vena comica. Da segnalare anche il simpatico cameo del regista Giuliano Montaldo nel ruolo del Generale.

La comicità di questo film nasce più dalle situazioni che si vengono a creare che non da gag vere e proprie e questo grazie alla scrittura precisa e soprattutto all’incredibile, immediato ed evidente affiatamento tra Verdone e Albanese. La trama in fondo è semplice ma viene sorretta al meglio dal modo in cui i due si muovono e dialogano sullo schermo, dai tempi comici perfetti e dal ritmo dinamico che ne consegue. Pur non avendo mai lavorato insieme si nota una grande affinità tra i due attori sia nel modo di porsi, sia nel tipo di comicità. L’impressione è che si compensino a vicenda ed emerge anche un sano rispetto reciproco, infatti non c’è un netto predominio dell’uno sull’altro. La commedia, tra appostamenti, fughe e travestimenti, si rivela leggera ma esilarante e va dato merito a Verdone di inserire sempre, in un modo o in un altro, col suo solito sguardo attento, un accenno di critica sociale con una punta di amara ironia.

Altro elemento vincente è indubbiamente dato dalla scelta delle location. La pellicola, ambientata a Roma, ha dato spazio a zone della città poco viste al cinema ma comunque ricche di fascino e che meritano di essere valorizzate, come ad esempio il quartiere Castrense, il Nomentano, l’Aurelio, il Trionfale, alcuni scorci di Monteverde Vecchio. Spiccano anche il pasoliniano Caffè Tevere  e il meraviglioso Teatro di Villa Torlonia. La fotografia, ad opera di Arnaldo Catinari, lavora nella stessa direzione: infatti, su precisa indicazione di Verdone, non ci sono botte di colore né elementi troppo sgargianti ma si è cercato di dare una certa uniformità e pacatezza nei toni ed il risultato dà ragione con un effetto visivo fluido e in linea con i luoghi e le vicende narrate.

L’abbiamo fatta grossa, prodotto da Aurelio e Luigi De Laurentiis e distribuito da Filmauro in 850 sale a partire dal 28 gennaio, si rivela un esperimento riuscito e potrebbe diventare un grande successo di pubblico grazie a due comici molto amati e ad una buona qualità del prodotto. Di sicuro si ride.



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