di Silvia Sottile
Ridley Scott è tornato. Il regista cult che ci ha regalato
capolavori cinematografici indimenticabili come Alien, Blade Runner, Thelma & Louise e Il gladiatore (giusto
per citarne qualcuno) è di nuovo in forma smagliante. Sopravvissuto – The Martian, tratto dal romanzo L’uomo di Marte (bestseller auto
pubblicato on-line dall’informatico Andy Weir) è un film epico, spettacolare, intelligente, con una storia forte e una
narrazione che sfrutta al meglio sia i dialoghi che la potenza visiva e quella emotiva.
Mark Watney (interpretato da un Matt Damon in grande
spolvero) è un astronauta che, durante la missione Ares 3, viene
considerato morto in seguito a una forte tempesta di sabbia e abbandonato su
Marte dal suo equipaggio capitanato da Melissa Lewis (Jessica Chastain). Ma Watney
è sopravvissuto e ora si ritrova solo sul pianeta ostile. Ferito, con scarse
provviste alimentari e un’altra serie di problematiche, Watney deve attingere
al suo ingegno, alla sua arguzia e al suo spirito di sopravvivenza per rimanere
vivo e segnalarlo. Sulla Terra intanto la NASA – coadiuvata da un
team dei migliori scienziati internazionali – lavora instancabilmente per
cercare di riportare “il marziano” a casa, mentre i suoi compagni tentano
un’audace, e quasi impossibile, missione di salvataggio.
La lotta dell’uomo contro la natura ostile e la voglia di
esplorare i confini sconosciuti sono temi cari al cinema e ancor prima alla
letteratura fin dalla notte dei tempi: dalle avventure di Ulisse a Robinson
Crusoe. Mark Watney può infatti essere visto come un moderno
naufrago che si ritrova da solo su un pianeta inospitale a una distanza
infinita da casa e per non morire deve assolutamente evitare lo sconforto e
darsi da fare con coraggio. Deve reagire, sia attivamente che
psicologicamente. In un elogio della scienza e delle conoscenze tecniche (che
possono davvero salvarti la vita), Watney attinge alla sua competenza di
botanico (e scienziato) e sfrutta tutto ciò che ha a disposizione nel migliore
dei modi con coraggio, creatività e intelligenza. La speranza e l’ottimismo non
lo abbandonano mai, così come l’ironia (fondamentale per non cadere nella
disperazione).
Proprio l’ironia è uno dei punti di forza di una
sceneggiatura già impeccabile, lineare e mai noiosa, che consente di
coinvolgere il pubblico durante tutti i 130 minuti che non
pesano minimamente. Il ritmo è sempre intenso e dinamico, senza battute di arresto, la narrazione procede spedita con il supporto di dialoghi brillanti; la regia è precisa e senza sbavature, proprio in grande stile. Non manca un pizzico di leggerezza adatto a smorzare i toni e la preoccupazione, consentendo così di non appesantire l’atmosfera già carica emotivamente.
Da sottolineare che anche dal punto di vista tecnico e
scientifico (c’è una reale collaborazione della NASA) la precisione è massima:
siamo ancora naturalmente nel campo della fantascienza ma molto più vicini alla
realtà di quanto possa sembrare. L’aspetto visivo gioca un ruolo importante ed infatti
è stato curato alla perfezione: la fotografia (di Dariusz Wolski) è mozzafiato,
sia per quanto riguarda le sequenze nello spazio sia soprattutto per i colori
caldi e le tonalità rossastre utilizzate nelle immense distese sabbiose di
Marte (in realtà le scene sono state
girate nel deserto di Waidi Rum in Giordania, mentre gli interni nei Korda
Studios a Budapest). Merita un plauso incondizionato la splendida colonna
sonora, pienamente coinvolgente, composta da noti brani di disco music anni ’70
- ‘80.
Per un curioso scherzo del destino Matt Damon e Jessica
Chastain si erano già ritrovati a lavorare insieme in Interstellar, ma qui siamo molto lontani dall’atmosfera di Nolan: The Martian è molto più vicino ad un Cast Away ambientato nello spazio, all'epopea americana (in positivo) di Apollo
13 e a Gravity di Cuarón.
C’è anche un piccolo e divertente (per gli appassionati) riferimento a Il signore degli anelli.
Del cast stellare (tutti danno il meglio, dagli astronauti
al team di scienziati) fanno parte anche Jeff Daniels, Chiwetel Ejiofor, Sean
Bean, Kate Mara, Michael Peña, Kristen Wiig e Sebastian Stan.
Sopravvissuto – The
Martian ha in sé tutta l’epica delle grandi avventure e merita di essere
vissuto in 3D. Pronti a partire per Marte? Dal 1° ottobre al cinema.
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