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martedì 6 ottobre 2015

“Black Mass”: Johnny Depp è l’ultimo gangster

di Silvia Sottile

Black Mass – L’ultimo gangster racconta fatti realmente accaduti, parla di personaggi reali partendo dagli anni '70 fino a coprire un arco temporale di circa trent’anni. Johnny Depp interpreta magistralmente il famigerato e spietato gangster James “Whitey” Bulger, per anni il secondo maggior ricercato dall’FBI dopo Osama Bin Laden. 
La storia racconta l’ascesa di Bulger da piccolo criminale locale a numero uno di Boston, grazie soprattutto allo scellerato patto concluso proprio con l’FBI: nella Boston meridionale (“Southie”) dell'epoca, l’agente John Connolly (Joel Edgerton), appena rientrato nella sua città natale, facendo leva sulla loro infanzia trascorsa insieme nelle strade del quartiere, persuade il criminale irlandese Jimmy Bulger (Depp) a collaborare con i federali per eliminare la mafia italiana, nemico comune. Il dramma prende corpo proprio a causa di questa assurda alleanza che, ormai fuori controllo, consente a Bulger di far fuori i suoi rivali, eludere la legge, consolidare il potere, portare a termine i propri sporchi affari e diventare il criminale più temuto di Boston, nonché uno dei gangster più pericolosi e fuori di testa nella storia degli Stati Uniti.

Il regista Scott Cooper ha diretto Black Mass (tratto dall’omonimo libro scritto dai giornalisti Dick Lehr e Gerard O’Neill che per primi investigarono sulla vicenda portandola alla luce) con un piglio sicuro e deciso, riuscendo nel difficile compito di mostrare sugli schermi un realistico spaccato della criminalità bostoniana e di tutte le dinamiche di potere sottostanti. Questa credibilità – acuita indubbiamente dal fatto di aver girato realmente a Boston ricreando gli ambienti del passato con una cura dei dettagli e una meticolosità fuori dal comune – non risparmia nulla, lasciando emergere un’efferata violenza (a tal punto che il film è stato vietato ai minori) e l’estrema crudeltà di cui si sono macchiati Bulger e i componenti della sua banda (tutto d’altronde drammaticamente necessario nell’economia della pellicola). 

A tratti emerge anche un lato umano del protagonista, come ad esempio nei rapporti con la compagna, il figlio e l’anziana madre e in particolare il legame col fratello Billy (Benedict Cumberbatch) che ha scelto una strada decisamente opposta a quella di Whitey, quella della politica, diventando il Senatore più potente dello stato. 
Black Mass, dunque, oltre ad indagare i rapporti di forza della criminalità di Boston, ne tratteggia anche le trame psicologiche che muovono i personaggi. Emblematico a questo proposito il ruolo dell’agente Connolly, la cui ambizione lo porta a stringere un patto col diavolo e poi a diventarne succube.

Nonostante le eccessive protesi facciali per restituire la somiglianza col noto gangster rischiano di comprometterne l'espressività, la prestazione di Depp è straordinaria, si è calato perfettamente nel ruolo, centrando i caratteri fondamentali del gangster, dalla postura alla tracotanza, all’efferatezza: crudele, spavaldo, feroce, pazzo. Eppure umano. Il tutto senza rischiare minimamente di mitizzare questo criminale, ma mostrandolo per quello che era. D’alto livello anche l’interpretazione di Edgerton in un ruolo molto difficile e sfaccettato come quello dell’agente corrotto dell’FBI. Si mostrano all’altezza anche Cumberbatch e gli altri componenti del cast: Kevin Bacon, Jesse Plemons, Peter Sarsgaard, Dakota Johnson, Corey Stoll, David Harbour, Rory Cochrane, Julianne Nicholson, Adam Scott e Juno Temple. Segnaliamo un po’ di professionalità italiana in questo film: la scenografa Stefania Cella, vincitrice del David di Donatello per il suo lavoro ne La grande Bellezza di Paolo Sorrentino.


Black Mass – L’ultimo gangster, nelle nostre sale dall’8 ottobre, riesce a tracciare un credibile ritratto dello spietato Jimmy Bulger mostrando al contempo un silenzioso rispetto per le vittime della sua follia assassina.  

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