di Silvia Sottile
Max Croci, regista di cortometraggi, fa il suo debutto
cinematografico con una sofisticata commedia sentimentale. Poli Opposti è infatti (senza alcun dubbio) una storia romantica.
Come nella più classica delle tradizioni i due protagonisti, diversissimi tra
loro, che inizialmente addirittura non si sopportano, finiranno inesorabilmente
per avvicinarsi e innamorarsi. Stefano
Parisi (Luca Argentero) è un terapista di coppia che ha appena lasciato la
moglie Mariasole (Anna Safroncik). Claudia Torrini (Sarah Felberbaum) invece è
un temibile avvocato divorzista, detta “la iena”, nonché mamma single di Luca
(Riccardo Russo). I due, diametralmente opposti, si detestano, ma si ritrovano
a lavorare sullo stesso pianerottolo, complice anche Alessandro (Giampaolo
Morelli), fratello di Claudia e vecchio amico di Stefano. Tra inconvenienti
lavorativi (i clienti dell’una vanno dall’altro e viceversa), scontri e
battibecchi, l’antipatia iniziale si trasforma in attrazione reciproca, fino
all’inevitabile e prevedibile lieto fine.
Lo spunto di partenza è interessante ma le promesse iniziali
vengono mantenute solo in parte. Purtroppo la sceneggiatura è il punto debole: scontata,
banale, ma soprattutto priva di mordente e a tratti poco credibile. La
leggerezza che si respira, che in piccole dosi sarebbe stata una ventata d’aria
fresca, è forse eccessiva e soprattutto dispiace che il filo della storia si
perda facilmente perché l’occhio viene spostato troppo spesso su personaggi di
contorno non particolarmente necessari né funzionali alla trama. Vero è che il
piccolo Luca si rivelerà il cupido della situazione ma alcune scene sembrano
ispirarsi un po’ troppo alle fiction televisive. Si nota principalmente la
mancanza di comicità, di quelle battute brillanti che generalmente fanno volare
una commedia di questo tipo, che aspira a somigliare ai grandi classici
hollywoodiani. Qualcuna c’è, anche divertente, ma ne sarebbero servite di più.
Dal punto di vista romantico invece c’è tutto, pure troppo: cuoricini, rose
rosse, San Valentino, fuga a cavallo sulla spiaggia, ballo notturno e bacio
sotto la pioggia… ma sognare in grande è un ingrediente indispensabile ai film
d’amore e quindi possiamo perdonare il regista per l’uso (e l’abuso) di tutti
questi cliché. Poi se la location è una Roma by night, con i monumenti
illuminati, sempre splendida nonostante sia stata immortalata in innumerevoli
film, allora il romanticismo ci sta tutto. E attivando una temporanea sospensione
della realtà (al cinema possiamo
concederlo) ci si può godere un sogno ad occhi aperti. Sempre dalla commedia
sentimentale americana del passato (quella alla Hawks e Cukor, per intenderci)
è ripreso anche il look sofisticato e molto chic degli abiti, fin troppo glamour
ma tutto sommato adeguato allo status sociale dei protagonisti.
Dicevamo dunque che Poli
Opposti , al cinema dall’8 ottobre, è in parte un’occasione mancata anche
perché gli attori principali sono decisamente bravi e simpatici e salta subito
all’occhio un’ottima chimica tra la Felberbaum e Argentero, che non sarà certo
Cary Grant ma incarna perfettamente l’ideale romantico dell’immaginario
femminile ed ha fascino da vendere! Ovviamente con uno script migliore, atto a
valorizzare le potenzialità del cast e dell’idea di partenza, staremmo
raccontando tutto un altro film.
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