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mercoledì 18 marzo 2015

"Latin Lover": Un omaggio al grande cinema italiano e a Virna Lisi

di Silvia Sottile

La regista Cristina Comencini torna al cinema dopo quattro anni. E lo fa con Latin Lover, una commedia corale al femminile con un ricco cast internazionale. Un film che racconta e omaggia il grande cinema italiano del passato, quello dei miti, attraverso l’immaginaria figura di Saverio Crispo (Francesco Scianna), un divo degli anni d’oro del cinema italiano con la fama di latin lover, una famiglia allargata e una figlia per ogni donna (ognuna in un paese diverso). Questo personaggio d’altri tempi ricorda un po’ Tognazzi, Mastroianni, Gassman. Ma al di là del mito c’è anche l’uomo e soprattutto il padre, visto con gli occhi delle sue donne, delle sue figlie, che come tutte le figlie generalmente tendono a idealizzare la figura paterna.

Dieci anni dopo la morte di Saverio Crispo viene organizzata una commemorazione nel suo paesino pugliese d’origine. Nella casa di famiglia si riuniscono tutte le donne della sua vita. Le due vedove: Rita (Virna Lisi), la prima moglie italiana che se lo è ripreso e lo ha accudito in vecchiaia, e Ramona (Marisa Paredes), l’attrice spagnola che lo aveva sposato ai tempi dei western all’italiana. Naturalmente arrivano anche le figlie, tutte di madri e nazionalità diverse: Susanna (Angela Finocchiaro), la prima figlia, italiana, che da 25 anni ha una storia segreta con Walter (Neri Marcorè), il montatore storico dei film di Saverio; l’insicura e nevrotica Stephanie (Valeria Bruni Tedeschi), frutto della “parentesi” francese, accompagnata dal più piccolo dei tre figli avuti da tre uomini diversi; Segunda (Candela Peña ) , la spagnola, unica ad essere sposata, giunta con il marito Alfonso (Jordi Molla), un impenitente traditore; infine l’ultima figlia che non ha quasi mai visto il padre, la svedese Solveig (Pihla Viitala). Manca ancora all’appello Shelley (Nadeah Miranda), la figlia americana riconosciuta solo grazie alla prova del DNA. Nessuna ha mai realmente conosciuto il grande padre che ognuna però ha mitizzato e amato nelle diverse epoche della sua brillante carriera. Continuano dunque a cercare la sua approvazione e il suo affetto anche dopo la sua scomparsa. Nel bel mezzo dei festeggiamenti arriva Pedro (Lluis Homar), lo stuntman, che sembra conoscere Saverio meglio di tutti gli altri e mescola le carte in tavola. Sullo sfondo la presenza del critico Picci (Toni Bertarelli), il giornalista a caccia di gossip (Claudio Gioè) e Saveria (Cecilia Zingaro).
La convivenza  tra tutte le donne del latin lover, per quanto si tratti solo di pochi giorni, porta naturalmente a galla le rivalità mai sopite, gli scontri, le rivendicazioni, soprattutto tra le sorelle, in un accusarsi reciprocamente di aver rubato l’una alle altre l’affetto del padre. Ma emerge anche la figura dell’uomo grazie alle rivelazioni di segreti mai confessati che lo rendono più umano: finalmente queste donne riusciranno a liberarsi dallo sguardo paterno, da questa sorta di subalternità affettiva, per riprendere in mano le proprie vite e andare avanti con la giusta prospettiva e lucidità.  

Latin Lover sarebbe potuto essere un film dai toni ben più drammatici, dati i temi trattati e i sentimenti in gioco,  ma in realtà ci viene sempre presentato sotto forma di commedia, una commedia  divertente e sentimentale, che commuove, fa ridere (anche grazie ad un pizzico di follia e alle situazioni tragicomiche che si vengono a creare) e soprattutto emoziona.
Bellissima e risolutiva la scena serale in salotto, totalmente catartica, che vede un confronto importante tra madri, figlie, sorelle e che infine esplode in una fragorosa risata liberatoria grazie alla straordinaria bravura di Virna Lisi, a cui il film è dedicato. Superba l’ultima interpretazione della grande attrice da poco scomparsa, in un ruolo che rende giustizia al suo talento. Anche noi vogliamo ricordarla col suo sorriso.

Il grande cast internazionale di questa commedia corale annovera altre bravissime attrici tra le quali spiccano Marisa Paredes (che dà un tocco alla Almodòvar grazie anche al nutrito gruppo di artisti spagnoli) e Valeria Bruni Tedeschi. Ma tutti gli attori (e sono davvero tanti) danno il loro importante contributo rendendo credibili i propri personaggi.
Oltre all’ottimo cast, regia, sceneggiatura originale (in un momento in cui quasi tutti i film sono tratti da romanzi o sono remake di altri film è indubbiamente un grande merito) della stessa Cristina Comencini e di Giulia Calenda, merita una menzione lo splendido montaggio di Francesca Cavelli, soprattutto nell’assemblare le immagini che costituiscono il filmato commemorativo finale di Saverio Crispo: un susseguirsi di scene tratte da ipotetici film del grande attore, di generi e con costumi diversi a costituire un meraviglioso e nostalgico omaggio al cinema d’altri tempi e in fondo anche a Scianna che lo interpreta  e che (ce lo ha rivelato in sede di conferenza stampa) l’ha vissuto come un regalo.
Le  musiche di Andrea Farri contribuiscono alla creazione dell’atmosfera. Le canzoni Quando quando quando e Tornerai che concludono il film (quasi fosse un musical) sono cantate da Nadeah Miranda (cantante australiana oltre che attrice) e dallo stesso Scianna.


Latin Lover, nelle nostre sale dal 19 marzo, è un film che merita di essere visto: per le emozioni e i sorrisi che regala e indubbiamente per omaggiare il ricordo del grande cinema italiano e della straordinaria Virna Lisi.

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