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lunedì 23 marzo 2015

"Home - A casa": un’indimenticabile avventura fantascientifica per tutta la famiglia.

di Silvia Sottile

Dopo un 2014 non particolarmente positivo (vuoi per il mezzo flop de I pinguini di Madagascar, vuoi per la delusione del mancato Oscar a Dragon Trainer 2, andato al rivale Big Hero 6 targato Disney), la DreamWorks Animation cerca il riscatto con questo piccolo capolavoro di animazione per famiglie.

Home – A casa, diretto da Tim Johnson (Z la Formica), è l’adattamento cinematografico del romanzo per ragazzi The True Meaning of Smekday di Adam Rex. I Boov sono una razza aliena perennemente in fuga dai temibili Gorg e alla ricerca di un pianeta in cui trasferirsi per essere al sicuro. Il loro capo, il cinico e vigliacco Capitano Smek (doppiato da Steve Martin in versione originale), individua come luogo adatto il Pianeta Terra: per impadronirsene tutti gli esseri umani vengono catturati e rinchiusi in una sorta di riserva umana in Australia. Tra i Boov, tendenzialmente poco socievoli ed egoisti, ce n’è uno che invece ha tanta voglia di fare amicizia: si tratta di Oh (Jim Parsons), un piccolo alieno viola, pasticcione e sbadato, che dopo aver commesso l’ennesimo guaio (che stavolta rischia davvero di  causare la distruzione della sua razza!) è costretto a scappare dai suoi simili in quanto ricercato per essere eliminato. Durante la fuga si imbatte in Tip (Rihanna), una ragazzina umana scampata alla cattura (insieme al suo gatto Pig), che vuole disperatamente ritrovare sua madre (Jennifer Lopez). 

Ha così inizio un avvincente giro del mondo su un’auto volante (alimentata da coloratissime bibite aromatizzate) tra bolle di sapone, monumenti fluttuanti, divertenti e rocambolesche avventure on the road. Condividendo la ricerca della mamma di Tip e la voglia di Oh di riparare al suo errore, nasce un’improbabile quanto affettuosa amicizia interrazziale tra il piccolo alieno e la ragazza, che poi è il messaggio principale del film: ciò che è diverso da sé inizialmente fa paura, ma conoscersi e comprendersi  può far scoprire di essere molto simili e di condividere addirittura gli stessi sentimenti. L’amicizia e i legami familiari sono il motore più forte di tutto, gli errori rendono umani (non bisogna essere perfetti) e piuttosto che scappare è meglio affrontare le cose con coraggio.  

La trama è piuttosto lineare ma mai scontata grazie ad alcune frizzanti trovate e a sapienti colpi di scena. Siamo nel mondo della fantascienza (ben mixata all’animazione per bambini) e il richiamo a ET di Spielberg, anche legato al desiderio dei Boov di trovare un luogo da chiamare "Casa", non è assolutamente casuale.

Decisamente coinvolgente la colonna sonora, ricca di brani inediti dal ritmo pop realizzati e interpretati da Rihanna che, oltre alla voce, a guardar bene sembra prestare anche i lineamenti a Tip. Persino gli alieni non riescono a trattenersi dal ballare! Questa musica invitante si sposa alla perfezione con le immagini vivacissime dai mille colori sgargianti che ricordano  parecchio i fumetti. Spettacolari i monumenti di tutto il Mondo che fluttuano grazie alle bolle e davvero carine le chicche visive per i più piccoli come ad esempio i Boov che cambiano colore a seconda delle emozioni (Oh diventa verde quando dice le bugie).

A ben vedere c’è un piccolo cambiamento di rotta da parte della DreamWorks, che per prima indirizzò i film di animazione anche ad un pubblico adulto, grazie a diversi livelli di lettura.  Home – A casa è più orientato verso i bambini a cui si rivolge principalmente, facilitandoli anche nella comprensione dei messaggi, salvo poi riuscire ad emozionare tutta la famiglia. E in questo fa centro: il piccolo alieno Oh è adorabile e conquista subito con la sua simpatia, la sua sbadataggine e il suo bisogno di affetto che lo rendono simile a tutti noi.

Home – A casa , nelle nostre sale dal 26 marzo, diverte e commuove grandi e piccini. Consigliato per un piacevole pomeriggio in famiglia al cinema durante le imminenti vacanze di Pasqua.


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