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mercoledì 23 novembre 2016

“La cena di Natale” ovvero il sequel di “Io che amo solo te”

di Silvia Sottile

La cena di Natale, diretto da Marco Ponti e tratto dall’omonimo romanzo di Luca Bianchini, è il sequel del delizioso Io che amo solo te, uscito nelle nostre sale lo scorso anno. Ritroviamo dunque, a distanza di un anno, gli stessi protagonisti (con qualche new entry), gli stessi luoghi e più o meno le stesse dinamiche. Ma il risultato questa volta è meno convincente, più forzato: in particolare viene a mancare quella freschezza riscontrata nel primo film che lo aveva reso solare e originale.

Chiara (Laura Chiatti) è incinta all’ottavo mese ma il marito Damiano (Riccardo Scamarcio) continua a tradirla, questa volta con Debora (Giulia Elettra Gorietti). Intanto Don Mimì (Michele Placido), padre di Damiano, sogna di partire per Parigi con Ninella (Maria Pia Calzone), madre di Chiara. Fa però l’errore di regalare un vistoso anello alla moglie Matilde (Antonella Attili) che per festeggiare l’evento (e sfidare la rivale) decide di organizzare una cena della vigilia di Natale, anche se a Polignano non si usa. Naturalmente sono presenti anche Orlando (Eugenio Franceschini), fratello di Damiano, la sua amica Daniela (Eva Riccobono), Nancy (Angela Semeraro), sorella di Chiara, Franco Torres (Antonio Gerardi), il fratello di Ninella agli arresti domiciliari, e Don Gianni (Uccio De Santis). Tra i nuovi personaggi segnaliamo Zia Pina (Veronica Pivetti), sorella di Ninella, e Mario (Dario Aita), figlio della vicina di casa, la Signora Labbate.

Questa volta Polignano a Mare è immortalata in pieno inverno, addirittura con la neve, anche se poi in realtà indossano tutti abiti piuttosto leggeri e i colori sono sgargianti e luminosi. In ogni caso il fascino del paesino arroccato sulle coste del Mare Adriatico è sempre presente, per quanto nettamente inferiore a quello dei mesi estivi. Non è questo però a rallentare il ritmo della pellicola, quanto piuttosto la trama evanescente. Gli ottimi protagonisti che erano riusciti a rendere piacevole e a far funzionare il leggero ma frizzante Io che amo solo te, poco possono questa volta. Vero è che si tratta di un film corale ma troppa carne viene messa sul fuoco, senza approfondire niente in maniera più dettagliata: i vari elementi sembrano slegati tra loro, frutto quasi di un’operazione costruita a tavolino e non sentita. Rimangono alcuni momenti divertenti, suggestive immagini, qualche dialogo commovente ma nulla di più. La cena di Natale scivola via senza suscitare particolare interesse, senza coinvolgere pienamente lo spettatore e affogando tra cliché e personaggi stereotipati in pieno stile fiction televisiva.

Gradevoli invece le musiche di Gigi Meroni e tutta la colonna sonora. Splendida la canzone di Emma Marrone, Quando le canzoni finiranno, che accompagna i titoli di coda.

Il film La cena di Natale, al cinema dal 24 novembre, è dedicato a Bud Spencer.

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