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mercoledì 3 febbraio 2016

“PPZ – Pride + Prejudice + Zombies”: Jane Austen in salsa horror

di Silvia Sottile

Chi scrive ammette le proprie difficoltà ad essere del tutto obiettiva dato che ama Jane Austen, ha letto almeno una dozzina di volte Orgoglio e Pregiudizio ed ha visto innumerevoli volte i vari adattamenti cinematografici e televisivi, in particolare il film Orgoglio e Pregiudizio di Joe Wright (2005) e la splendida miniserie BBC con Colin Firth nei panni di Mr Darcy.

Sull’onda dell’intramontabile interesse per Jane Austen e i suoi romanzi, Orgoglio e Pregiudizio in primis, abbiamo assistito ultimamente al proliferare di immaginari sequel, parodie, rivisitazioni moderne o variazioni sul tema che puntano al successo sfruttando il nome e i personaggi nati dalla penna della straordinaria scrittrice inglese. Parliamo sia di libri che di film e period drama. Alcuni si sono rivelati prodotti di buona fattura e qualità, con idee interessanti e ben sviluppate, per altri si tratta di lavori dei quali avremmo fatto volentieri a meno. A questo secondo filone, ahimè, appartiene anche Orgoglio e Pregiudizio e Zombie, romanzo del 2009 scritto da Seth Grahame-Smith, di cui Pride + Prejudice + Zombies di Burr Steers costituisce l’adattamento cinematografico.
L’idea è quella di stravolgere la trama di Orgoglio e Pregiudizio trasformandolo in un horror, unire storia e personaggi di un classico della letteratura inglese ad un’invasione di zombie. Abbiamo una sola domanda: perché?!?!

L’Inghilterra del  XIX secolo è funestata da una misteriosa epidemia, il paese è invaso dai non morti, che sconvolgono le raffinate usanze vittoriane e trasformano la bucolica campagna inglese in una zona di guerra. Nessuno è al sicuro. Le cinque sorelle Bennet sono state addestrate nelle arti marziali e all’uso delle armi. La brillante Elizabeth Bennet (Lily James) sarà costretta dalle gravi circostanze ad allearsi sul campo di battaglia con Mr. Darcy (Sam Riley), un affascinante ma arrogante gentiluomo nonché esperto killer di zombie, per liberare il paese dalla terribile minaccia degli zombie. Nel cast anche Jack Huston (Mr. Wickham), Bella Heathcote (Jane Bennet), Douglas Booth (Mr. Bingley), Matt Smith (Mr. Collins), Charles Dance (Mr. Bennet) e Lena Headey (Lady Catherine de Bourgh).

Indubbiamente gli attori fanno ciò che possono ma l’impressione è che siano essi stessi i primi a non prendersi molto sul serio, con una recitazione fin troppo sopra le righe e caricaturale. I loro personaggi rimangono giusto simpatiche macchiette o restano figure poco incisive sullo sfondo. Lo stesso affetto che si viene a creare tra Elizabeth e Mr Darcy sembra surreale. La trama ha dell’inverosimile, spesso slegata, caratterizzata da svolte narrative campate in aria, tenuta flebilmente insieme dalla trama base di Orgoglio e Pregiudizio, anch’essa fortemente rimaneggiata. Al trash non c’è limite e questo film ne è davvero un esempio, infatti sembra più una parodia mal riuscita che un omaggio all’originale. Peccato che farà leva proprio sulla curiosità del pubblico di appassionati.

La storia prende dunque il via dalle pagine della Austen, ma vengono inseriti (come una nota decisamente stonata) gli zombie qua e là, senza soluzione di continuità. L’effetto è fortemente disturbante anche perché stride davvero troppo vedere Elizabeth e le sorelle prepararsi per il ballo tra corsetti e merletti e un attimo dopo staccare la testa ad uno zombie con la spada nascosta nella giarrettiera, oppure assistere a conversazioni “classiche” del periodo, tratte addirittura dal romanzo originale, che avvengono non in un salotto durante il ricamo ma in combattimenti all’ultimo sangue. Oltretutto non è credibile che nell’Inghilterra di inizio ‘800 le fanciulle fossero addestrate alle arti marziali orientali. L’effetto straniante è principalmente dovuto a questa accozzaglia di due generi diametralmente opposti che non si sposano tra loro e nulla viene fatto nel corso della pellicola per amalgamare il romanticismo di stampo regency all’horror. Si passa dal sognare un buon matrimonio a uccidere gli zombie e poi si torna come nulla fosse a preoccuparsi del prossimo ballo. Ma a dirla tutta non avrebbero mai potuto convivere aspetti tanto distanti e la sofferenza dello spettatore sta proprio nel doverli vedere insieme sullo schermo. Poi, come si può facilmente intuire, lo splatter abbonda in maniera eccessiva e ridicola. 

L’unica piccola nota positiva sono le belle tenute della campagna inglese scelte come location e l’abilità del truccatore Mark Coulier (Oscar per The Iron Lady e Grand Budapest Hotel).


Sconsigliamo la visione di PPZ – Pride and Prejudice and Zombies in particolare a chi ama Jane Austen. La cosa peggiore, infatti, è proprio lo spunto iniziale (ovvero l’idea di inserire gli zombie in Orgoglio e Pregiudizio) che rende il progetto del tutto improbabile con un risultato drammaticamente kitsch e involontariamente comico. Il tentativo di coniugare Jane Austen con l’horror non convince assolutamente ma dà l’impressione di puntare a successo e visibilità con ben poca fatica. Nelle nostre sale dal 4 febbraio in anteprima mondiale.

2 commenti:

  1. Avendo sbirciato i primi capitoli del libro, per puro anche se oneroso dovere verso la coerenza - mi hanno insegnato da bambina che per dire che una cosa non piace occorre prima assaggiare - ero già preparata a questa recensione del film. Anzi, ringrazio te, cara Silvia, per le tue recensioni sempre così attente e esaurienti. Con questo ultimo tentativo di sfruttare il successo altrui, trasformando un classico in orror (gli zombie poi...La quintessenza di ciò che esiste di meno credibile!) e mi confermi che il cattivo gusto non ha confine!

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  2. Avendo sbirciato i primi capitoli del libro, per puro anche se oneroso dovere verso la coerenza - mi hanno insegnato da bambina che per dire che una cosa non piace occorre prima assaggiare - ero già preparata a questa recensione del film. Anzi, ringrazio te, cara Silvia, per le tue recensioni sempre così attente e esaurienti. Con questo ultimo tentativo di sfruttare il successo altrui, trasformando un classico in orror (gli zombie poi...La quintessenza di ciò che esiste di meno credibile!) e mi confermi che il cattivo gusto non ha confine!

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