di Silvia Sottile

Riley ha 11 anni, vive in Minnesota, ha una bella famiglia, genitori
presenti e affettuosi, un’amica, gioca a Hockey: è una bambina felice. E questo
grazie alle 5 Emozioni che lavorano alacremente nel centro di controllo
all’interno della sua mente. Al quartier generale è l’effervescente e solare
Gioia (un’esplosione di energia ed allegria) a garantire la felicità di Riley,
Paura si occupa della sicurezza, Rabbia assicura il senso di equità e giustizia e Disgusto impedisce a
Riley di avvelenarsi sia fisicamente che socialmente. Tristezza non sa bene
quale sia il suo ruolo, ma del resto non è chiaro neanche agli altri.

Colpiscono
la delicatezza e la precisione con cui viene trattato un argomento così
astratto, il modo in cui viene sondata la mente umana e vengono personificate
le emozioni. L’idea è originale, la storia è narrativamente profonda e
coerente, supportata dalle immagini che parlano da sole. Non c’è bisogno di
sottolineare la perfezione dell’animazione e la cura dei dettagli, sia tecnici
che psicologici, al servizio dell’espressività dei personaggi, realizzati in
modo abbastanza stilizzato per dar corpo alle emozioni in modo realistico.
Le
musiche del premio Oscar Michael Giacchino sono intense, perché riguardano la
sfera personale, in un mix variegato ma armonioso.
E naturalmente, in perfetto
stile Pixar, si alternano momenti davvero esilaranti ad altri molto commoventi,
così come ci sono diversi livelli di
lettura: i più piccoli si divertiranno in un tripudio di colori vivaci e
sgargianti, con Rabbia che prende fuoco o Bing Bong che piange caramelle.
Mentre gli adulti leggeranno più a fondo, passando dalle risate alle
riflessioni. Sì, perché Inside Out
mette al centro le emozioni… ed emoziona sul serio, rivelandosi allegro e toccante,
divertente e commovente al tempo stesso. Assolutamente consigliato, per tutta
la famiglia, per grandi e bambini.
Arriverà
ancora un Oscar in casa Disney-Pixar per questo nuovo capolavoro che ha già
conquistato il pubblico di tutto il mondo?
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