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martedì 20 settembre 2016

“Lampedusa – Dall’orizzonte in poi”: il dramma dei migranti

di Silvia Sottile

Lampedusa – Dall’orizzonte in poi è un film tv in due puntate, diretto da Marco Pontecorvo, che andrà in onda su Rai 1 martedì 20 e mercoledì 21 settembre.
La storia, ambientata nel 2010 per mantenere una certa distanza critica dagli avvenimenti, narra le reali situazioni che ogni giorno vive  e affronta Lampedusa: gli sbarchi dei migranti, l’impegno della Guardia Costiera che salva vite in mare e la solidarietà di tutti gli abitanti dell’isola nonché di chi gestisce (sempre in emergenza) il Centro di Accoglienza, aiutando gli uomini, le donne e i bambini che affrontano i pericoli del mare su imbarcazioni di fortuna con la speranza di un futuro migliore.

Il Maresciallo Serra della Guardia Costiera (Claudio Amendola) è appena stato trasferito a Lampedusa ed è subito chiamato ad un delicato salvataggio: un barcone carico di migranti, una delle cosiddette “Carrette del mare”, è affondato. Serra lotta con tutte le sue forze per strappare quella povera gente da morte certa, anche contravvenendo alle indicazioni del Comando: li soccorre e li porta a Lampedusa, la piccola isola siciliana dal cuore grande, dove ad attenderli c’è Viola (Carolina Crescentini), una donna forte e coraggiosa che gestisce il Centro di Prima Accoglienza in cui convivono gruppi di etnie, religioni e culture diverse in condizioni difficili. Tra i migranti salvati da Serra e affidati a Viola c’è anche un bambino, Dhaki, che ha affrontato mille difficoltà per giungere fino a lì, mentre sua madre e sua sorella sono ancora in balia dei trafficanti di clandestini e non sanno se e quando riusciranno a raggiungere la meta tanto agognata. Le vicende di Dhaki, della sua famiglia, ma anche degli altri migranti, sono esemplificative di quanto avviene nella realtà. Così come reale è l’impegno della Guardia Costiera e degli operatori del Centro.

Si tratta di un film importante, addirittura necessario, in quanto affronta il tema delicato e urgente dell’emergenza migranti, senza retorica, con meno finzione del previsto e molti elementi reali. Un tema caldo, una situazione disperata che anche grazie al documentario Fuocoammare di Gianfranco Rosi e a questa miniserie può raggiungere un vasto pubblico per far conoscere da vicino il dramma dei migranti e le difficoltà di chi cerca con dedizione e coraggio di aiutarli.

In questo Lampedusa stupisce positivamente perché non cerca la commozione facile, enfatizzando le emozioni, ma lascia che a parlare siano i fatti e gli sguardi di uomini, donne e bambini che vivono questa situazione di emergenza e dolore. Come non emozionarsi di fronte alla sofferenza di chi rischia la vita per sfuggire a guerre e persecuzioni, rischiando di morire in mare, e poi si ritrova come chiuso in gabbia nei centri di accoglienza? Come non immedesimarsi nell’angoscia del Maresciallo Serra e del suo equipaggio quando arrivano troppo tardi e trovano solo cadaveri da recuperare? Così come è impossibile non comprendere la dedizione che Viola e gli altri operatori mettono in gioco per questa gente. E dall’altra parte c’è un’isola meravigliosa, con un mare caraibico e paesaggi mozzafiato che entrano nel cuore. Anche la gente del posto è generosa e accogliente: a parte alcune voci che si alzano fuori dal coro temendo la fine del turismo, si tratta di un’isola di pescatori. Tutti accettano la legge del mare: non si può lasciare un uomo in mare, va salvato. Questo andrebbe riconosciuto come un valore universale.

Amendola è molto bravo e credibile nel ruolo, intensa e passionale la Crescentini, ottimo anche il cast di supporto: Massimo Wertmuller, Ninni Bruschetta, Paola Tiziana Cruciani, Fabrizio Ferracane, Peppino Mazzotta e per la prima volta sullo schermo il piccolo (e straordinario) Benji Liam Servina nel ruolo di Dhaki.

Lampedusa – Dall’orizzonte in poi tocca l’anima nel profondo perché non si può restare indifferenti di fronte ad un tale dolore e viene naturale commuoversi e  immedesimarsi in questa emergenza quotidiana, nelle situazioni disperate, nel dramma dei migranti e di Lampedusa, la prima striscia di terra dopo tanto mare.


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