di Silvia Sottile
Dopo il successo di pubblico e critica ottenuto con Se Dio vuole (di cui a breve ci sarà un
remake americano), suo film d’esordio alla regia, Edoardo Falcone ci riprova,
con lo stesso garbo e la stessa comicità pulita. Questione di Karma è una divertente e riuscita commedia che vede
protagonisti Fabio De Luigi ed Elio Germano, un’inedita coppia comica
incredibilmente ben assortita ed esilarante.
Giacomo (Fabio De Luigi) è lo stravagante e ingenuo erede di
una dinastia di industriali. La sua vita è segnata dal suicidio del padre
quando era molto piccolo. Invece di occuparsi dell’azienda di famiglia, si
dedica alle sue tante passioni, tra cui l’esoterismo che lo porta ad incontrare
un eccentrico studioso francese, il professor Stern (Philippe Leroy). Il
luminare gli rivela il nome dell’uomo in cui si è reincarnato suo padre, tale
Mario Pitagora (Elio Germano), un simpatico cialtrone truffaldino, pieno di
debiti e interessato solo ai soldi. Questo incontro apparentemente assurdo tra
Giacomo e Mario, cambierà la vita di entrambi.
La forza comica dei film di Falcone passa principalmente per
la scrittura. Invece di far scaturire l’ilarità da gag estemporanee, il regista
e co-sceneggiatore (in coppia con Marco Martani) preferisce impostare una
comicità che nasce dalle situazioni che si vengono a creare e dall’interazione
tra i personaggi. Ha anche l’intelligenza (o la fortuna) di trovare interpreti
apparentemente incompatibili che invece si rivelano brillanti e complementari.
Alla stregua di Gassmann e Giallini di Se Dio Vuole (divenuti ormai un’affiatata coppia della commedia
italiana), anche Elio Germano e Fabio De Luigi instaurano una brillante
alchimia sullo schermo che consente a Questione
di Karma di scorrere in maniera frizzante e gradevole per tutta la sua
durata. I due attori sono molto bravi nel costruire i propri personaggi in
sottrazione, senza strafare, e il risultato ripaga lo sforzo. Emerge però una
netta differenza che riguarda le capacità recitative dei due protagonisti:
Germano è indubbiamente su un altro pianeta rispetto a De Luigi, che si difende
bene, come può, ma non possiede la
stessa varietà espressiva del compagno di set. Il cast di contorno dà un buon contributo:
Stefania Sandrelli è la madre di Giacomo, risposata con Fabrizio (Eros Pagni),
mentre Isabella Ragonese è la sorella; Daniela Virgilio ha il ruolo della
moglie di Mario, invece Massimo De Lorenzo interpreta il suo vicino di casa.
Certo, si tratta indubbiamente di una commedia leggera,
dalla trama esile e non impegnativa, ma ciò che la distingue dai tanti prodotti
apparentemente simili nell’attuale panorama cinematografico italiano è
l’accuratezza con cui è stata realizzata. È lo stesso cast a renderci partecipi
in sede di conferenza stampa della particolare attenzione ad ogni dettaglio –
al limite del maniacale – propria del regista, ma emerge nitidamente già dalla
visione della pellicola come il lavoro
di tutto il comparto tecnico sia stato ineccepibile: dalle musiche di Michele
Braga, alla fotografia di Maurizio Calvesi, passando per montaggio, scenografia
e costumi.
Questione di Karma,
al cinema dal 9 marzo, è un film godibile che si lascia guardare con piacere.
Una pellicola garbata, ben fatta, ben scritta e ben interpretata. Anche se,
bisogna dirlo, non raggiunge il livello di Se
Dio vuole.
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