di Silvia Sottile
Diretto da Luca Lucini (Tre
metri sopra il cielo, Solo un padre, Nemiche per la pelle) e sceneggiato da
Gennaro Nunziante, storico collaboratore del campione d’incassi Checco Zalone (Cado dalle nubi, Sole a
catinelle, Quo vado?), Come diventare grandi nonostante
i genitori – prodotto e distribuito da Disney Italia – è un esperimento
decisamente originale e innovativo nel panorama cinematografico italiano. Si
tratta infatti di una pellicola che porta sul grande schermo le avventure della
popolare serie Tv Alex & co., in
onda su Disney Channel e molto amata dal pubblico adolescente, a cui è principalmente
rivolta.
L’arrivo di una nuova preside molto rigida e autoritaria
(Margherita Buy) priva Alex (Leonardo Cecchi) e la sua band (Beatrice
Vendramin, Eleonora Gaggero, Federico Russo, Saul Nanni e la new entry Emanuele
Misuraca, bravissimo pianista) del supporto scolastico per i progetti musicali.
Anzi, la preside li ostacola apertamente in tutti i modi. Anche i genitori
(Roberto Citran, Ninni Bruschetta, Francesca De Martini, Sergio Albelli, Elena
Lietti, Sara D’Amario, Paolo Pierobon, Giovanni Calcagno e Aglaia Mora),
preoccupati per l’andamento didattico, sono contrari alla partecipazione ad un
concorso scolastico musicale. Ma i ragazzi non vogliono arrendersi e lotteranno
con tutte le loro forze per realizzare il loro sogno. Nel cast anche Matthew
Modine, nel ruolo di un produttore americano, Giovanna Mezzogiorno, Paolo
Calabresi, Gabriella Franchini, il conduttore televisivo e speaker radiofonico
Federico Russo e per la prima volta sul grande schermo la giovane Chiara
Primavesi.
Sebbene nel titolo non vi sia alcun richiamo esplicito ad Alex & co., è evidente l’intento
commerciale dell’intera operazione, che punta a portare al cinema tutti i fan
della serie, ma non solo. Difatti il
respiro è sicuramente più ampio e l’inserimento di personaggi adulti di
spessore, oltretutto interpretati da ottimi attori (due tra le migliori attrici
italiane, un noto attore americano e bravissimi caratteristi nostrani) con
sotto-trame a loro dedicate, amplia il pubblico di riferimento facendo in modo che
anche i genitori che accompagnano i figli possano interessarsi piacevolmente
alla visione.
Sebbene in parte lo stile sia di
impostazione televisiva, la regia è di livello notevolmente superiore ad una serie tv e la
solida sceneggiatura di Nunziante, che mixa sapientemente elementi da teen
movie giovanile musicale e meccanismi classici della commedia italiana, rende Come diventare grandi nonostante i genitori,
un film gradevole e godibile, in cui ai momenti più leggeri e allegri si
affiancano quelli commoventi e persino educativi grazie ad un azzeccato e
brillante colpo di scena nel finale.
Certo, a tratti la
trama risulta poco realistica, ma ciononostante la pellicola è ben diretta,
ben scritta e ben recitata (la vera sorpresa sono proprio i giovanissimi
attori, tutti molto bravi): l’esperimento si può quindi considerare riuscito.
Nelle nostre sale dal 24 novembre.
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