di Emanuela Andreocci
La velocità con cui i Vanzina sfornano film è impressionante: sono passati esattamente 4 mesi da Sapore di te ed ecco che arriva nelle sale Un matrimonio da favola dove, tra i vari protagonisti, troviamo nuovamente Giorgio Pasotti.
La storia, a raccontarla, è trita e ritrita: 20 anni dopo la maturità, cinque compagni di classe un tempo inseparabili si ritrovano al matrimonio di uno di loro: Daniele (Ricky Memphis), l'unico che sembra aver fatto carriera, sta per sposare Barbara (Andrea Osvart), la bellissima figlia di un banchiere (Teco Celio) che da capo diventerà presto suo suocero. Luciana (Stefania Rocca), l'ex bomber della squadra di calcio, arriva a Zurigo (l'elegante cornice prima del film e poi del matrimonio) in compagnia dell'invadente e inopportuno Fabio, il marito interpretato da Riccardo Rossi che a fatica sopporta; Giovanni (Emilio Solfrizzi) approfitta dell'occasione per farsi un weekend fuori con l'amante Sara (Ilaria Spada) piuttosto che con la moglie Paola (Paola Minaccioni); Alessandro (Giorgio Pasotti) decide di andare al matrimonio da solo per non dichiarare la propria omosessualità presentando agli amici il suo compagno Roberto (Luca Angeletti); anche Luca (Adriano Giannini) arriva non accompagnato: single e sciupafemmine incallito fin dai tempi della scuola, preferisce sveltine occasionali a rapporti duraturi.


A completare un quadro decisamente ampio, variegato e ben assortito di personalità e caratteri, troviamo la simpaticissima coppia formata da Roberta Fiorentini, che interpreta la madre dello sposo, e Max Tortora nei panni dello zio, ladro di professione, che strappa risate fin dalla sua prima comparsa: il comico romano che interpreta il parente dalla mano lesta e dalla voragine nello stomaco rappresenta, in versione esagerata, l'italiano medio che non riesce a trattenersi in nessuna occasione.
Tutti gli attori chiamati a dare il proprio contributo lo fanno in maniera coerente e pertinente, ma non riescono a colmare la lacuna a livello di plot di cui abbiamo già parlato: lo spettatore non solo non si affeziona a nessuno dei personaggi, ma non si chiede neanche come potranno concludersi le varie vicende, in parte perchè già lo sa, in parte perchè ne resta fuori, completamente disinteressato.
Molto carini i titoli di testa che, sulle note della canzone Mi mi mi, presentano i protagonisti come fossero delle partecipazioni di nozze.
Io mi chiedo perchè questi film escano al cinema e non direttamente in dvd...
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