di Silvia Sottile

Luciana (Paola Cortellesi) è una donna semplice, che sogna
una vita dignitosa insieme al marito Stefano (Alessandro Gassmann). Lei ha un
lavoro poco retribuito che però le consente almeno di vivere, lui non vuole
andare “sotto padrone” e cerca sempre di concludere “affari” che non vanno mai
in porto. Quando finalmente coronano il loro più grande desiderio, ovvero
l’attesa di un bambino, Luciana si ritrova improvvisamente senza lavoro (licenziata,
o meglio: non le viene rinnovato il contratto proprio perché incinta). Nel momento
in cui anche gli affetti intorno a lei si allontanano, Luciana, al nono mese di
gravidanza, decide di reagire, per riaffermare la sua dignità, chiedendo con
coraggio ciò che le spetta, fino a compiere un gesto estremo e sconsiderato,
come puntare la pistola contro un poliziotto, Antonio Zanzotto (Fabrizio
Bentivoglio). Sceglie però la persona sbagliata per reclamare giustizia, anche
lui è un ultimo tra gli ultimi.

Un po’ si ride, ma soprattutto si riflette, in questa
commedia amara sulla vita. Sembra quasi di sentire un pugno nello stomaco
assistendo passo dopo passo alle sofferenze di Luciana, interpretata da una
stratosferica Paola Cortellesi, grandissima attrice e artista a tutto tondo (ha collaborato anche alla sceneggiatura) che dà al suo personaggio quella forza dolorosa della
disperazione e quell’intensità necessarie a reggere (ed in grande) l’intero
percorso emotivo del film. Se lei è il fulcro, protagonista assoluta, va
giustamente riconosciuto che è affiancata da attori altrettanto bravi, come
Alessandro Gassmann, professionalmente sempre più maturo, perfetto nel ruolo
dello scansafatiche irresponsabile ma pronto alla battuta, e un Fabrizio Bentivoglio
che mette nel suo poliziotto tutta la malinconia necessaria a farci immedesimare in lui. Nel cast anche
Stefano Fresi e Ilaria Spada, perfettamente in parte.

Gli ultimi saranno ultimi,
nelle nostre sale dal 12 novembre, tocca profondamente l’animo umano, grazie ad
interpretazioni intense e drammatiche, senza dimenticare i momenti divertenti
che ogni tanto alleggeriscono l’atmosfera con toni da commedia all’italiana. Il
tema trattato (che poi è la vita) e il modo in cui è narrata la storia,
commuovono ed emozionano. Da vedere.
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