di Silvia Sottile

Amy Ryan (Olga Kurylenko) è una giovane studentessa
universitaria che lavora come controfigura per il cinema, in particolare ama le
scene d’azione, trovando quasi catartico morire innumerevoli volte nella finzione
per poi riaprire gli occhi dopo ogni morte. Ha una relazione da sei anni col
suo professore di astrofisica, Ed Phoerum (Jeremy Irons), molto più grande di
lei, sposato e con figli. Tra i due ci sono solo pochi incontri, ma innumerevoli modi per
tenersi in contatto a distanza, grazie alle nuove tecnologie, a partire da
conversazioni via Skype. Un giorno Ed scompare nel nulla, eppure Amy continua a
ricevere mail, messaggi, lettere, regali e video in ogni istante della
giornata. Cosa è realmente accaduto?

Non è un thriller La Corrispondenza ma un melodramma dal ritmo troppo lento. Oltretutto
il colpo di scena più importante avviene
circa mezz’ora dopo l’inizio e il resto perde credibilità strada facendo. Gli
interpreti ce la mettono tutta: Olga Kurylenko cerca di tenere la scena per
tutta la durata del film, rivelandosi intensa oltre che straordinariamente
bella, poco può invece il premio Oscar Jeremy Irons (Il mistero Von Bulow) relegato in un piccolo schermo. Stupisce
questa scelta di Tornatore e dispiace davvero molto dover ammettere che questa
volta non è riuscito nel suo intento di regalare un altro meraviglioso
capolavoro del calibro dei precedenti. E in ogni caso il tema centrale de La corrispondenza non è neanche nuovo
nel panorama cinematografico, dato che ricorda davvero molto P. S. I love you di Richard LaGravenese
(tratto dall’omonimo romanzo di Cecilia Ahern) con la differenza che lì c’era
anche spazio anche per momenti più leggeri e ironici, mentre qui la pesantezza
dei toni melodrammatici non lascia scampo e purtroppo la noia incombe. A farne
le spese sono proprio le emozioni che faticano ad arrivare allo spettatore e la
trama non riesce a coinvolgere.
Molto belle però le location scelte, ovvero l’Inghilterra e la Scozia (riconosciamo la romantica
York ed Edimburgo) ma anche il Trentino Alto Adige ed il Piemonte, con la
meravigliosa Isola di San Giulio sul Lago d’Orta che ha un ruolo di primo piano
ai fini della narrazione, oltre ad essere di una bellezza mozzafiato a livello
paesaggistico.
La Corrispondenza
è nelle nostre sale dal 14 gennaio in circa 400 copie.
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