di Silvia Sottile
Presentato in concorso alla 73^ Mostra internazionale d’arte
cinematografica di Venezia, Arrival di
Denis Villeneuve – basato sul racconto Storia
della tua vita di Ted Chiang – è indubbiamente molto più di un semplice
film di fantascienza.
Sulla Terra arrivano dodici enormi astronavi aliene, dalla
forma simile a un guscio. Mentre il mondo si interroga con crescente allarmismo
sulle intenzioni di questi esseri “eptapodi” (in quanto dotati di sette arti), viene
affidato all’esperta linguista Louise Banks (Amy Adams) il compito di provare a
comunicare con gli alieni proprio per comprendere il motivo della loro
presenza. Di questa speciale squadra investigativa fanno parte anche il fisico
teorico Ian Donnelly (Jeremy Renner) e il colonnello Weber (il premio Oscar
Forest Whitaker) dell’esercito americano. Non ci addentriamo ulteriormente
nella trama per evitare qualsiasi rischio di spoiler.
La pellicola parte da un presupposto che non è certo nuovo nel
cinema di fantascienza, ma l’abilità di Villeneuve sta nell’andare oltre,
creando uno sci-fi intimo e
riflessivo, quasi filosofico eppure semplice e immediato nella comprensione,
che fa leva sulle emozioni.
Si colgono immediatamente varie contaminazioni cinematografiche
provenienti principalmente da Incontri
ravvicinati del terzo tipo di Spielberg e Contact di Zemeckis, ma anche in parte dai più recenti Gravity di Cuaròn e Interstellar di Nolan, input però che sono sapientemente mixati e
rielaborati in maniera originale e moderna, del tutto personale e decisamente autoriale.
Il risultato è una pellicola che coinvolge e affascina lo spettatore, spingendolo
anche a riflettere, a conferma del grande talento del regista canadese.
Dal punto di vista tecnico il lavoro è stato impeccabile,
soprattutto a livello visivo, grazie alla fotografia di Bradford Young.
Il cast si mostra all’altezza, ma su tutti svetta la
straordinaria e intensa interpretazione di Amy Adams, capace di recitare anche
solo con lo sguardo, in cerca di risposte a domande di vitale importanza. I
suoi occhi limpidi, colmi di stupore, esprimono al contempo profonda sofferenza
e tutto l’amore che un essere umano è in grado di provare. Ci auguriamo che
arrivi per lei la sesta nomination agli Oscar a coronare un anno, il 2016, che
l’ha vista protagonista anche del bellissimo Animali Notturni di Tom
Ford.
Arrival, al cinema
dal 19 gennaio, è uno splendido film di fantascienza che commuove ed emoziona.
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