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domenica 11 gennaio 2015

"Minuscule – La valle delle formiche perdute": un’avventura epica e una profonda amicizia.

di Silvia Sottile

Minuscule - La valle delle formiche perdute nasce da una serie prodotta da Futurikon per la tv francese: gli episodi, di pochi minuti, sono stati trasmessi in tutto il mondo, anche in Italia da Rai yoyo. Gli stessi autori, Hélène Giraud e Thomas Szabo, hanno scritto e diretto questo lungometraggio, che sarà nei nostri cinema a partire dal 22 gennaio, utilizzando la medesima tecnica di animazione: paesaggio reale (i meravigliosi parchi nazionali del Mercantour e des Ecrins) e personaggi, ovvero gli insetti, creati e animati con la computer grafica.
 
Una particolarità, sia della serie che del film, è quella dell’assenza di dialoghi, ma se da una parte può non essere un problema per i pochi intensi minuti degli episodi televisivi, potrebbe invece esserlo per un'intera pellicola di un'ora e mezza, che sembra quasi voler ripercorrere la gloriosa strada del cinema muto francese. Come dare il ritmo? Come narrare la storia? In realtà i suoni ci sono e scandiscono azioni e avvenimenti: sono quelli della natura, i versi degli insetti che abitano questo mondo e soprattutto le musiche a cui è affidato il compito di raccontare la storia e trasmettere le emozioni in maniera chiara anche per i più piccoli.

La trama è semplice ma resa avvincente dalle immagini, dal montaggio e dalla colonna sonora, molto intensa. Dopo un pic-nic abbandonato frettolosamente, formiche nere e formiche rosse si contendono un ricco bottino: una scatola di zollette di zucchero. Protagonista è una piccola coccinella che stringe amicizia con una formica nera e si ritrova coinvolta in questa battaglia per aiutare la colonia delle formiche nere a difendere il formicaio dalle crudeli e temibili formiche rosse, in un’avventura  epica quasi come un Signore degli anelli ambientato nel mondo negli insetti. 
I rimandi alle pellicole di Peter Jackson sono parecchi ed evidenti, in particolare nella battaglia del formicaio che ricorda molto quella di Minas Tirith. Le formiche rosse sembrano una marea di piccoli orchi che attaccano catapultando sassi, matite e forchette diventano frecce, fuochi d’artificio si trasformano in pericolosi razzi e le aspirine servono a difendere il fossato. Ma in fondo è la storia di una coccinella che , nonostante sia piccola, può fare grandi cose, soprattutto in nome dell’amicizia.
La pellicola tratta anche il tema dell’inquinamento: resti di cibo, matite, medicine, forchette, fiammiferi,  insetticidi, lattine arrugginite non sono altro che l’immondizia che noi esseri umani abbandoniamo nell’ambiente.

Numerosi i riferimenti cinematografici, da Star Wars a Psyco, che naturalmente saranno colti, con un pizzico di ironia, solo dal pubblico adulto. Merita di essere menzionata anche l’appassionante scena dell’inseguimento con la coccinella e le mosche, un cult della serie tv che piace sempre tanto ai bambini. Si tratta di un omaggio ai film di Buster Keaton e Charlie Chaplin.

Divertente ed emozionante film per famiglie, consigliato per i più piccoli ma godibile anche per gli adulti.

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