di Silvia Sottile

La storia racconta l’ascesa di
Bulger da piccolo criminale locale a numero uno di
Boston, grazie soprattutto allo scellerato patto concluso proprio con l’FBI: nella Boston meridionale (“Southie”) dell'epoca, l’agente John
Connolly (Joel Edgerton), appena rientrato nella sua città natale, facendo leva sulla loro infanzia trascorsa insieme nelle strade del quartiere, persuade il
criminale irlandese Jimmy Bulger (Depp) a collaborare con i federali per
eliminare la mafia italiana, nemico comune. Il dramma prende corpo proprio a
causa di questa assurda alleanza che, ormai fuori controllo, consente a Bulger
di far fuori i suoi rivali, eludere la legge, consolidare il potere, portare a
termine i propri sporchi affari e diventare il criminale più temuto di Boston,
nonché uno dei gangster più pericolosi e fuori di testa nella storia degli
Stati Uniti.


Black Mass,
dunque, oltre ad indagare i rapporti di forza della criminalità di Boston, ne
tratteggia anche le trame psicologiche che muovono i personaggi. Emblematico a
questo proposito il ruolo dell’agente Connolly, la cui ambizione lo porta a
stringere un patto col diavolo e poi a diventarne succube.
Nonostante le eccessive protesi facciali per restituire la somiglianza col noto gangster rischiano di comprometterne l'espressività, la prestazione di Depp è straordinaria, si è calato perfettamente nel
ruolo, centrando i caratteri fondamentali del gangster, dalla postura alla tracotanza, all’efferatezza: crudele, spavaldo, feroce,
pazzo. Eppure umano. Il tutto senza rischiare minimamente di mitizzare questo
criminale, ma mostrandolo per quello che era. D’alto livello anche
l’interpretazione di Edgerton in un ruolo molto difficile e sfaccettato come
quello dell’agente corrotto dell’FBI. Si mostrano all’altezza anche Cumberbatch
e gli altri componenti del cast: Kevin Bacon, Jesse Plemons, Peter Sarsgaard, Dakota
Johnson, Corey Stoll, David Harbour, Rory Cochrane, Julianne Nicholson, Adam
Scott e Juno Temple. Segnaliamo un po’ di professionalità italiana in questo
film: la scenografa Stefania Cella, vincitrice del David di Donatello per il
suo lavoro ne La grande Bellezza di Paolo
Sorrentino.
Black Mass – L’ultimo
gangster, nelle nostre sale dall’8 ottobre, riesce a tracciare un credibile
ritratto dello spietato Jimmy Bulger mostrando al contempo un silenzioso rispetto
per le vittime della sua follia assassina.
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