di Silvia Sottile

Durante una cena tra amici (ogni riferimento al francese Le Prénom di Alexandre de
La Patellière e Matthieu Delaporte e al rifacimento italiano della Archibugi, Il nome del figlio, è assolutamente
voluto, data l’ambientazione molto simile, quasi totalmente in una stanza
attorno a un tavolo) la padrona di casa Eva (Kasia Smutniak) propone
di rendere pubbliche per tutta la serata telefonate, mail, chat, WhatsApp e
tutte le comunicazioni tramite social network. Sebbene riluttanti, accettano
tutti, sostenendo di non avere nulla da nascondere. Ma quello che sembrava un
innocente e provocatorio passatempo diviene un gioco al massacro che porta alla
luce segreti e bugie ma anche innocenti malintesi (che vengono prontamente
fraintesi). Nel frattempo in terrazza si può assistere all’eclissi lunare, metafora precisa di quanto accade in casa. Chi sono i perfetti sconosciuti?
Sono amici da una vita (o forse no?). Eva, psicologa, è sposata con Rocco
(Marco Giallini), i due hanno una figlia adolescente perennemente in contrasto
con la madre ma molto legata al padre. Ci sono poi i neosposi innamoratissimi
Bianca (Alba Rohrwacher) e Cosimo (Edoardo Leo). La terza coppia è costituita da
Lele (Valerio Mastandrea) e Carlotta (Anna Foglietta), sposati da tempo ma che
attraversano un momento difficile. Infine c’è Peppe (Giuseppe Battiston),
insegnante di educazione fisica, reduce da un divorzio.

Genovese, già regista dell’interessante Tutta colpa di Freud (di cui ritroviamo
alcuni protagonisti) ci regala il suo lavoro più maturo e completo, il
migliore, supportato da un cast stellare: non è eccessivo infatti affermare che
si tratta di alcuni dei migliori attori italiani contemporanei, tutti
perfettamente credibili, in parte; ottimo il feeling tra loro: ognuno dà il suo
straordinario contributo personale e, pur trattandosi di un film corale, ogni
personaggio ha il suo spazio ed il suo carattere ne emerge ben delineato. Lo
spettatore si sente quasi come l’ottavo commensale a tavola e vive le vicende
di fianco ai protagonisti. Azzeccata anche la colonna sonora d’autore: la canzone
originale del film viene scritta e cantata da Fiorella Mannoia.

Perfetti sconosciuti,
nelle nostre sale dall’11 febbraio, è un film da vedere e risulterà inevitabile
sentirsi coinvolti in un modo o in un altro nelle tematiche che affronta.
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