È in arrivo in Italia (uscita prevista il 3 aprile) la trasposizione
cinematografica di Divergent, primo
capitolo della saga romanzesca che mescola avventura, fantascienza e
romanticismo creata dalla scrittrice emergente Veronica Roth che, dopo aver
raggiunto vette toccate sino ad ora solo dai vari Harry Potter, Twilight e 50
sfumature, sta spopolando negli Stati Uniti.
Il film, diretto da Neil Burger
(già regista del thriller fantascientifico Limitless
con protagonista il belloccio Bradley Cooper e del "magico" The Illusionist con Edward Norton), si
appresta ad imitare nel successo il romanzo grazie alla collaudata formula alla
Hunger Games di cui è appena uscito
il secondo episodio (per il terzo, diviso in due per mero spirito
capitalistico, dovremo aspettare il 2015). Il cast, formato per la maggior
parte da ragazzi sulla ventina, è una delle componenti che maggiormente fanno
pensare ad un'imitazione del suddetto prodotto young-adult e vede protagonista
assoluta una Shailene Woodley (già vista in Paradiso
Amaro al fianco di George Clooney) molto "Lawrenciana" sia nel
fisico che nella resa psicologica del personaggio di Beatrice "Tris"
Prior. Co-protagonista, nei panni di Tobias "Quattro" Eaton, troviamo
il prestante Theo James (piccola parte per lui in Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni di Woody Allen e partecipazione
attiva al quarto episodio della saga cinematografica Fatasy-Horror di Underworld), un mix tra Peta (Josh
Hutcherson) e Gale (Liam Hemsworth). Completa il quadro dei protagonisti la
figlia di Lenny Kravitz, Zoe, che interpreta Christina, compagna fedele di Tris
nelle avventure cui assistiamo. Fiore all'occhiello una perfida e glaciale Kate
Winslet nei panni del villain
principale, Jeanine Matthews.
La storia,
come anticipato, non è delle più originali: in un futuro non troppo remoto il
mondo (dove per mondo si intendono gli Stati Uniti d'America) viene annientato
da una spaventosa guerra. Per stabilizzare la situazione si decide di dividere
la popolazione in fazioni distinte per carattere degli appartenenti: i Candidi, di cui fa parte Christina,
sinceri, dicono sempre la verità e si occupano della legislazione; i Pacifici
che sono gentili, rigettano l'aggressività e sono specializzati in assistenza
sociale e consulenze varie; gli Eruditi, con a capo Jeanine Matthews, dedicano
la vita alla cultura e lavorano come insegnanti o ricercatori; gli Abneganti,
di cui fa parte Beatrice, altruisti e caritatevoli, si occupano del governo
della società; gli Intrepidi, dei quali Quattro è il capofazione, coraggiosi e
forti, proteggono la popolazione come fossero una sorta di polizia. Infine
troviamo gli Esclusi, che vivono al di fuori della società mendicando perché
non sono riusciti a superare l'iniziazione a nessuna delle summenzionate
fazioni. La vicenda narra di Beatrice che, arrivata alla maggiore età, si trova
a dover scegliere se continuare ad essere un'abnegante o cambiare strada,
abbandonando così la famiglia che l'ha vista nascere e crescere senza la
possibilità di poter tornare sui suoi passi. Dopo aver scelto di passare agli Intrepidi,
scoprirà, attraverso un test biologico/attitudinale, di non fare parte di una
sola fazione, ma di tre insieme: Beatrice è sia Abnegante che Intrepida che Erudita.
È dunque "Divergente". Tenendo nascosta la cosa poiché i Divergenti
sono considerati soggetti poco controllabili ed instabili caratterialmente, quindi
pericolosi, Beatrice continua il suo addestramento per essere definitivamente
inserita nella fazione degli Intrepidi, rischiando più volte di venirne
esclusa. Una volta raggiunto l'obiettivo, si troverà in mezzo ad una guerra
scatenata da Jeanine Matthews per la presa del potere a discapito degli
abneganti e per l'eliminazione di ogni forma di "divergenza".
Questo
film può essere considerato benissimo una summa di molti altri già
visti e di discreto successo: Hunger
Games è probabilmente quello che ha influenzato di più Burger nella
realizzazione di Divergent, ma non possiamo fare a meno di notare note di
colore già apprezzate in Matrix
(soprattutto nell'addestramento mentale cui Quattro sottopone Tris per evitare
che venga esclusa dagli Intrepidi, ma anche nell'abbigliamento da civili dei
personaggi), i riferimenti alll'onnipresente Harry Potter
(l'appartenenza ad una fazione denota anche il carattere dei singoli membri) e
l'immancabile omaggio a Twilight cui
ogni storia d'amore presente in questo genere di film pare debba ispirarsi, come
per effetto di una sorta di legge non scritta.
Dunque ci troviamo di fronte
sicuramente ad un prodotto di cui si sa già il
finale dopo poco più di mezz'ora dall'inizio, e anche la caratterizzazione dei
personaggi sembra un prodotto da catena di montaggio. Di positivo c'è,
quantomeno, un ritmo molto elevato e una buona cura delle scene d'azione e di
battaglia (notevole, a parere di chi scrive, uno stallo alla messicana a
quattro, ravvicinatissimo, che farà letteralmente sobbalzare sulla poltrona lo
spettatore). I colpi di scena presenti, però, purtroppo non sono degni di tale
nome: ampiamente preannunciati dall'incedere della storia, regalano al tutto un sapore amaro, più che agrodolce. Dalla maestosità con la
quale il film era stato presentato ci saremmo aspettati un po' di più
dall'ottimo Neil Burger, anche se il peccato originale è da ricercare in chi la
storia l'ha scritta su carta, più che nel regista.
Nonostante tutto, pare che la pellicola sia comunque destinata, in base alla previsioni made in USA, ad un discreto
successo di pubblico, soprattutto di fascia adolescenziale.
Nessun commento:
Posta un commento