
Il film, diretto da Neil Burger
(già regista del thriller fantascientifico Limitless
con protagonista il belloccio Bradley Cooper e del "magico" The Illusionist con Edward Norton), si
appresta ad imitare nel successo il romanzo grazie alla collaudata formula alla
Hunger Games di cui è appena uscito
il secondo episodio (per il terzo, diviso in due per mero spirito
capitalistico, dovremo aspettare il 2015). Il cast, formato per la maggior
parte da ragazzi sulla ventina, è una delle componenti che maggiormente fanno
pensare ad un'imitazione del suddetto prodotto young-adult e vede protagonista
assoluta una Shailene Woodley (già vista in Paradiso
Amaro al fianco di George Clooney) molto "Lawrenciana" sia nel
fisico che nella resa psicologica del personaggio di Beatrice "Tris"
Prior. Co-protagonista, nei panni di Tobias "Quattro" Eaton, troviamo
il prestante Theo James (piccola parte per lui in Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni di Woody Allen e partecipazione
attiva al quarto episodio della saga cinematografica Fatasy-Horror di Underworld), un mix tra Peta (Josh
Hutcherson) e Gale (Liam Hemsworth). Completa il quadro dei protagonisti la
figlia di Lenny Kravitz, Zoe, che interpreta Christina, compagna fedele di Tris
nelle avventure cui assistiamo. Fiore all'occhiello una perfida e glaciale Kate
Winslet nei panni del villain
principale, Jeanine Matthews.


Dunque ci troviamo di fronte
sicuramente ad un prodotto di cui si sa già il
finale dopo poco più di mezz'ora dall'inizio, e anche la caratterizzazione dei
personaggi sembra un prodotto da catena di montaggio. Di positivo c'è,
quantomeno, un ritmo molto elevato e una buona cura delle scene d'azione e di
battaglia (notevole, a parere di chi scrive, uno stallo alla messicana a
quattro, ravvicinatissimo, che farà letteralmente sobbalzare sulla poltrona lo
spettatore). I colpi di scena presenti, però, purtroppo non sono degni di tale
nome: ampiamente preannunciati dall'incedere della storia, regalano al tutto un sapore amaro, più che agrodolce. Dalla maestosità con la
quale il film era stato presentato ci saremmo aspettati un po' di più
dall'ottimo Neil Burger, anche se il peccato originale è da ricercare in chi la
storia l'ha scritta su carta, più che nel regista.
Nonostante tutto, pare che la pellicola sia comunque destinata, in base alla previsioni made in USA, ad un discreto
successo di pubblico, soprattutto di fascia adolescenziale.